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THIENE

Strade come piste da corsa. «Automobilisti incoscienti»

I residenti in alcune vie cittadine protestano per la velocità eccessiva e chiedono al Comune maggiori controlli
Rozzampia: un pannello per rilevare la velocità in via Ca’ Orecchiona CISCATO
Rozzampia: un pannello per rilevare la velocità in via Ca’ Orecchiona CISCATO
Rozzampia: un pannello per rilevare la velocità in via Ca’ Orecchiona CISCATO
Rozzampia: un pannello per rilevare la velocità in via Ca’ Orecchiona CISCATO

Strade comunali come piste da Formula 1: i residenti esasperati chiedono al Comune di rallentare la velocità e di aumentare i controlli. 
Sono numerose le vie di Thiene in cui gli automobilisti tendono a pigiare troppo il piede sull’acceleratore. Tra le situazioni più critiche c’è quella di via Ca’ Orecchiona, il lungo rettilineo che collega la nuova Gasparona a Montecchio, dove il problema dell’alta velocità si trascina da molti anni e periodicamente si traduce in incidenti, più o meno gravi.
Per tentare di porre un freno al problema e dare una risposta ai cittadini, il Comune ha appena installato due pannelli dissuasori di velocità; altri tre sono poi stati collocati lungo via dei Quartieri, via del Costo e via Lavarone. 

La protesta dei residenti

«Abbiamo un grandissimo problema di velocità su via Ca’ Orecchiona - spiega Pierino Salbego, presidente del comitato di quartiere di Rozzampia -. E non mi riferisco solo alle auto, ma anche ai camion che percorrono questa strada a velocità elevata. Questo è un rettilineo dove c’è il limite di 50 chilometri orari che non viene mai rispettato; l’altra sera mi trovavo all’esterno di una pizzeria e il nuovo pannello luminoso ha registrato la velocità di un’auto che andava a 103 chilometri orari. Qui i residenti non si sentono affatto sicuri: il tracciato arancione del percorso pedonale che collega la pizzeria al bar Quattro Strade è talmente sbiadito da non essere più visibile, e così finiscono per passarci sopra auto, camion, bici e monopattini. All’altezza dell’isola ecologica, poi, che non è nemmeno illuminata, non ci sono strisce pedonali che consentano di attraversare la via in sicurezza. Ben vengano i pannelli luminosi, ma il loro effetto è legato solo al senso civico degli automobilisti: sono sicuro che tra qualche tempo, passata la novità, non ci faranno nemmeno più caso. Sarebbe invece utile che ci fossero maggiori controlli da parte delle forze dell’ordine, in modo che chi sfreccia lungo via Ca’ Orecchiona sappia che potrebbe incappare in una sanzione». 

Problemi anche nel quartiere della Conca

Anche per il quartiere della Conca, che ha chiesto l’installazione di un pannello in via dei Quartieri, sarebbe necessaria una maggior presenza delle forze dell’ordine lungo la trafficata strada. 
«I controlli sono necessari - concorda il presidente Gian Riccardo Rigoni - e non solo per vigilare sulla velocità ma anche per far rispettare le ordinanze, evitando ad esempio il passaggio di automezzi pesanti nelle vie dove vige il divieto. Con l’amministrazione comunale abbiamo intrapreso un tavolo di lavoro sul nodo “viabilità e sicurezza” nel quale sono al vaglio una serie di proposte riguardanti altri punti critici, come ad esempio la rotonda tra le vie dei Quartieri, Valsugana e Val Cismon». 

«L’installazione di questi 5 pannelli luminosi è solamente un primo passo per tentare di arginare un fenomeno ancora molto diffuso - è il commento di Nazzareno Zavagnin, assessore ai lavori pubblici -. Purtroppo in alcune strade cittadine le soluzioni sono davvero limitate: ad esempio in via Ca’ Orecchiona e in via Lavarone non possono essere installati dei dossi perché sono strade provinciali o vi transitano i mezzi di soccorso. Sarebbe auspicabile un maggior senso civico da parte degli automobilisti».

Alessandra Dall'Igna

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