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THIENE

È morto don Augusto Busin, il sacerdote degli ultimi

Molto amato sia a Padova che a Thiene, aveva seguito la Caritas vicariale e fatto nascere il progetto solidale dell’Emporio
Don Augusto Busin aveva 83 anni. Era malato da tempo DAL MASO
Don Augusto Busin aveva 83 anni. Era malato da tempo DAL MASO
Don Augusto Busin aveva 83 anni. Era malato da tempo DAL MASO
Don Augusto Busin aveva 83 anni. Era malato da tempo DAL MASO

La città di Thiene si è svegliata ieri mattina con la dolorosa notizia della scomparsa di don Augusto Busin, prete thienese molto amato dalla comunità del quartiere della Conca dove era nato e cresciuto. Il sacerdote, gravemente malato da più di un anno, si è spento all’età di 83 anni. Si era svegliato nell’appartamento che condivideva con la sorella Francesca e, dopo essersi vestito, si era seduto a tavola per fare colazione. Erano circa le 7.30 quando è stato colpito da un malore improvviso e si è accasciato a terra, in fin di vita. Immediatamente Francesca ha avvisato il fratello Bruno, che abita nell’appartamento di sopra, ma quando Busin è sceso purtroppo ha visto il congiunto esalare l’ultimo respiro.

Una figura importante per la città

Don Augusto Busin è stata una figura importante non solo per la città di Thiene ma anche per Padova dove era arrivato da giovanissimo per frequentare il seminario, dopo aver studiato al collegio vescovile thienese. Nel 1965 venne ordinato presbitero della diocesi di Padova, e nel 1971 il vescovo monsignor Girolamo Bortignon gli chiese di occuparsi del centro di formazione professionale “Camerini Rossi” della città, guidato per tanti anni dai padri Giuseppini del Murialdo. 

Don Augusto, che ha sempre dimostrato una particolare sensibilità nei confronti delle persone maggiormente in difficoltà, ha voluto far entrare gradualmente nella scuola alcuni ragazzi con disabilità, diventando così un precursore dell’inserimento delle persone diversamente abili nei percorsi scolastici e formativi. Dal 1976 diede inizio a corsi specifici inclusivi, riconosciuti e finanziati dalla Regione Veneto. Nel 1980, assieme ai genitori di alcuni ragazzi che avevano terminato il corso, fondò la “Camerini Rossi”, la prima cooperativa sociale di Padova, anticipando con spirito profetico l’esperienza cooperativistica che trovò riscontro legislativo nazionale solo nel 1991. 

Abbandonata la direzione dell’istituto, scelse di tuffarsi nel lavoro di rilegatore, attività che affiancò a quella pastorale in diverse parrocchie nonché alla direzione del Coro della Natività di Padova, che seguì per 40 anni. Don Angusto Busin venne poi incaricato di seguire la pastorale sociale e del lavoro, divenne consulente dell’Unione cristiana imprenditori e dirigenti, e gli venne affidato il compito di seguire la realizzazione e poi di dirigere la casa Madre Teresa per i malati di Alzheimer. Per tutto quello che fece per Padova gli venne conferito il Sigillo della Città.

Era tornato a Thiene nel 2012

«Mio fratello fece ritorno a Thiene nel 2012 e iniziò subito a collaborare con la parrocchia della Conca “Maria Ausiliatrice” e con la Caritas – racconta Bruno Busin -. Disponibile con chiunque ne avesse bisogno, è stato fra i primi promotori nonché il coordinatore organizzativo per il vicariato di Thiene del progetto “Olmo - Emporio solidale” inaugurato nel dicembre del 2022 e che attualmente segue ben 280 famiglie in difficoltà. È stato un innovatore sociale, un testimone e un maestro che, come uomo e come prete, ha sempre posto in primo piano il valore della dignità della persona. Nella sua vita ha sempre seminato il bene. Ciò che lo ha reso particolarmente amato sia a Thiene che a Padova era la sua verve oratoria, la sua capacità con poche parole di entrare nel cuore delle persone tanto che le messe da lui officiate erano sempre molto frequentate».

A piangere don Augusto anche il sindaco Giampi Michelusi, grande amico di famiglia, che solo due settimane fa era andato a fargli visita: «Gli avevo portato dei libri di Thiene perché era una persona culturalmente molto preparata. Ricorderò sempre don Augusto come una persona che è stata molto presente all’interno della nostra città e che si è prodigato per gli altri. Era pragmatico e incisivo, anche se di poche parole», ha concluso il primo cittadino.

I funerali saranno celebrati giovedì 20 marzo alle 15.30, nella parrocchia della Conca. Le esequie saranno officiate dal vescovo Claudio Cipolla.

Silvia Dal Maso

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