A poco più di due mesi dalla chiamata alle urne, anche a Montecchio Precalcino inizia a delinearsi la scacchiera politica in vista delle prossime amministrative. A fare la mossa di apertura è la lista civica "L'Astego per Montecchio", simbolo storicamente legato a Imerio Borriero.
È proprio l'ex primo cittadino, per due mandati, ad annunciare il ritorno del gruppo che dal 2004 al 2019 ha amministrato il paese e di cui l'attuale sindaco Fabrizio Parisotto ha fatto parte, prima come consigliere e poi come candidato nel 2014.
«"L'Astego" torna dopo 5 anni. Torna come lista civica che guarda al centrodestra moderato, con un simbolo che unisce il nostro torrente e quindi il nostro territorio, alla bandiera dell'Europa, perché ci ispiriamo a una linea europeista, e a quella del Veneto, in quanto tuteliamo la nostra identità. Nel mezzo, il tricolore», spiega Borriero, padre fondatore che oggi riveste il ruolo di coordinatore del gruppo.
«Siamo nati nel 2004 per lo stesso motivo che adesso ci spinge tornare in pista: i cittadini chiedono una buona amministrazione. Allora come oggi c'è la necessità di portare più risultati al paese. In che modo? Tra i temi principali mettiamo il problema dello spopolamento della Preara, che sta morendo. Pensiamo poi a un piano degli interventi per rispondere a quei genitori che intendono costruire una casa per i figli e anche a un'unica scuola materna, con asilo nido annesso. Inoltre, massima attenzione all'ambiente: voci dicono, e in parte sono verificate, che ci sarebbe la volontà da parte di qualcuno di realizzare campi fotovoltaici su 40 ettari di terreni agricoli tra Preara e Levà. Infine è necessario monitorare la situazione delle ex cave, delle discariche e delle aree produttive critiche».
Borriero parla di un gruppo in fase di definizione, con tre potenziali candidati alla fascia tricolore. «Uno potrei essere io - dice - ma vogliamo prima confrontarci con i cittadini. Perciò alle 20.15 di giovedì 4 aprile proponiamo un incontro pubblico nel centro ex Acli di Preara».
E sul rapporto con Parisotto, di cui è stato vicesindaco fino al 2019, aggiunge: «Nessuna frattura. L'attuale sindaco è un germoglio del nostro ceppo. Cinque anni fa buona parte degli amministratori che hanno costituito "L'Astego" non hanno più partecipato alla competizione elettorale. Perciò abbiamo ritirato il simbolo».
Un'uscita allo scoperto che non preoccupa l'attuale primo cittadino. «Fa piacere che ci sia almeno un'altra lista: il confronto è fondamentale», commenta, assicurando poi «che il gruppo "Parisotto per Montecchio" esprimerà un candidato all'insegna della continuità». Restano spettatori, almeno per il momento, il Pd locale e il gruppo civico, che è orientato a centrosinistra, "Attivamente".