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Breganze

La vecchia Laverda sarà abbattuta. Nasceranno case e parcheggi

L'ambizioso progetto di una società immobiliare che darà lustro all'ingresso ovest di Breganze. Lavori entro l'anno
La vecchia Laverda (Foto CISCATO)
La vecchia Laverda (Foto CISCATO)
La vecchia Laverda (Foto CISCATO)
La vecchia Laverda (Foto CISCATO)

L'ex Laverda rinasce: giù la vecchia fabbrica, al suo posto nuove palazzine residenziali. Sono 30 anni che Breganze attende la riqualificazione dell'ex edificio delle macchine agricole in via Castelletto. Riqualificazione che, entro la fine del 2024 (è la speranza dell'amministrazione comunale), potrebbe iniziare a vedere la luce. Lo stabile, dopo essere passato nelle mani di più proprietari, qualche anno fa è stato acquistato da un'immobiliare breganzese che si è impegnata a dar vita a un recupero dell'area, risalente ai primi del '900.

Pietro Laverda, fondatore della ditta omonima nel 1873 a San Giorgio di Perlena, nel 1905 ha infatti trasferito l'azienda in via Castelletto e lì l'attività ha operato per 70 anni fino al nuovo trasferimento nella sede attuale (in via Francesco Laverda) avvenuto nel 1975. «La società immobiliare ha steso un progetto che ha condiviso con l'amministrazione - ha raccontato il sindaco Piera Campana -. Il piano di recupero, dopo l'abbattimento dell'edificio ormai fatiscente e che non offre una bella immagine dell'ingresso ovest al paese, prevede la realizzazione di edifici residenziali, l'allargamento della strada (oggi molto stretta), la costruzione di una pista ciclo-pedonale, il miglioramento del marciapiede dall'altro lato della via (messo davvero male) e la realizzazione di una serie di posti auto scoperti che saranno anche a disposizione della comunità».

Il progetto prevede di non sfruttare tutta la cubatura, in modo che ci sia spazio tra una palazzina e l'altra, e si basa su uno studio approfondito della storia dell'area industriale risalente agli inizi del '900, perché l'intenzione è restituire la visione dell'archeologia industriale del XIX e XX secolo. L'immobiliare ha anche compiuto uno studio dell'impatto ambientale ed estetico che avrà la nuova lottizzazione e il progetto darà risalto a coni visuali verso la collina con un recupero dei prospetti paesaggistici. Sarà quindi valorizzato il territorio, una scelta della proprietà che si è confrontata con il Coordinamento tutela territorio Breganze che da molto tempo si batte per la tutela del paesaggio.

«È da molto che attendiamo la riqualificazione e ancora non sappiamo quando potranno partire i lavori: sono rallentati dalle analisi di compatibilità sismica che devono ricevere il via libera dalla Regione Veneto - ha continuato il primo cittadino -. Quando Venezia darà l'ok la società potrà programmare l'avvio del cantiere, e mi auguro che possa avvenire entro la fine dell'anno. Si partirà ovviamente con la demolizione del vecchio stabile che ospitava la fabbrica. Tutti attendiamo i lavori perché riqualificheranno l'ultimo ingresso al paese ancora da sistemare: abbelliranno ancora di più la nostra Breganze».

Silvia Dal Maso

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