<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Sarcedo

Cortese non cerca il tris. «I risultati mi soddisfano»

Il sindaco non si ricandida: «Scelta di coerenza, ho sempre ragionato sui due mandati, ora è tempo che vadano avanti altri»
Il sindaco Cortese col collega di Concordia Luciano R. Pacheco
Il sindaco Cortese col collega di Concordia Luciano R. Pacheco
Il sindaco Cortese col collega di Concordia Luciano R. Pacheco
Il sindaco Cortese col collega di Concordia Luciano R. Pacheco

I candidati di Sarcedo per le elezioni amministrative di giugno non sono ancora usciti allo scoperto, ma una cosa è certa: il sindaco Luca Cortese, 43 anni, geometra, non si ripresenterà. Nonostante la novità di un possibile terzo mandato, il primo cittadino ha deciso che lascerà l'ufficio al primo piano del municipio di via Roma, ma non concluderà la sua esperienza nella politica locale, iniziata ancora 20 anni fa, rimandando il suo impegno ad un prossimo futuro.

«Ho scelto di non ricandidarmi per coerenza, prima di tutto con me stesso, per non perdermi - dice -. Ho sempre ragionato su due mandati, per poi far crescere qualcuno al mio fianco. Di certo l'approvazione del terzo mandato (è stato un errore del governo approvare una legge così importante a ridosso delle elezioni) mi ha messo in seria difficoltà perché questi anni sono stati pieni di risultati e ho sentito che tante persone mi stimano. Ma è giusto così. Ho dato tutto quello che potevo senza risparmiarmi e posso assicurare che aver gestito la pandemia a Sarcedo, da sindaco, è come aver fatto un ulteriore mandato».

Cortese sente di consegnare ai suoi cittadini una Sarcedo piena di iniziative, vitalità e dialogo tra cittadini e amministrazione. Un paese che ha al centro la persona e che tenta di non lasciare indietro nessuno. Un comune a misura di giovani con decine di iniziative. «Abbiamo sistemato le scuole medie, sempre sostenuto economicamente quelle dell'infanzia, realizzato le piste ciclabili, rimodernato il centro culturale per le associazioni. Abbiamo dato possibilità di edificazione alle famiglie e risposte concrete agli imprenditori sarcedensi. Consegnerò un bilancio solido che non avrà bisogno di nuove tasse, con un tesoretto che la prossima amministrazione potrà investire in opere come la passerella sull'Astico o la pista ciclabile di via Ca' Fusa».

Nel suo percorso sente di aver fatto tanto, pur avendo a volte pochissime risorse. «La pandemia ci ha "rubato" due anni di normalità in cui avremmo potuto sicuramente fare più opere pubbliche. Nel complesso dei quattro punti fondamentali che avevamo promesso - piste ciclabili, sistemazione scuole, bonus bebè e centro diurno - manca l'ultimo a causa della pandemia. Ma dopo quasi 20 anni di consiglio comunale credo sia giusto staccare. È un segnale: dare tutto e poi lasciare spazio. Farò politica in altri modi. Anche se mi mancherà questo incarico, perché amo Sarcedo e voglio bene ai sarcedensi».

Tra i momenti più difficili dei suoi 10 anni di amministrazione, accanto agli anni della pandemia, Cortese mette gli attacchi che ha ricevuto, che lui definisce "personali": «Sono stati difficili da gestire. Alcuni, anche in consiglio comunale, hanno fatto di tutto per farmi del male. Spero non ricapiti a nessuno. Poi c'è stata la questione legata all'ampliamento di un'azienda: è stato un passaggio delicato per il gruppo. Rischiavamo di perderci. Io poi avevo dei problemi di salute e gestire tutto non è stato semplice. Alla fine ha prevalso lo spirito di Sarcedo in Comune, quello di dialogare e trovare una soluzione».

I momenti più soddisfacenti li lega ai progetti per i più giovani, all'immagine di ragazzi impegnati ad abbellire Sarcedo con i progetti di street art e "Ci sto! Affare fatica", fotografie di una comunità viva. «È facile avviare opere pubbliche, risulti spesso un ottimo amministratore. È più difficile creare progetti per investire nel futuro, per le nuove generazioni. A livello personale, invece, la soddisfazione grande è stata essere rieletto e avere accanto mia mamma: quel momento le ha dato energia per continuare a lottare».Dal prossimo sindaco si aspetta che continui nelle politiche contro "l'inverno demografico", per tutelare le scuole dell'infanzia, che crei spazi per i giovani e monitori la situazione della discarica Corsea. «Dovrà essere un facilitatore nelle situazioni, lungimirante e presente 24 ore su 24 per i cittadini».

Silvia Dal Maso

Suggerimenti