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Thiene

Bandito armato in tabaccheria. La titolare: «C'erano anche i miei due figli piccoli, mi sono sentita morire»

Il malvivente ha tentato la rapina nel locale "Vesuvio", a Thiene, minacciando la commerciante che era con la madre e i figlioletti di 8 mesi e 3 anni
Rita Troiano con uno dei due figlioletti all'interno del suo locale (Foto STUDIOSTELLA)
Rita Troiano con uno dei due figlioletti all'interno del suo locale (Foto STUDIOSTELLA)
Rita Troiano con uno dei due figlioletti all'interno del suo locale (Foto STUDIOSTELLA)
Rita Troiano con uno dei due figlioletti all'interno del suo locale (Foto STUDIOSTELLA)

«Ero dietro al bancone. I miei due bambini piccoli, invece, erano con mia madre vicino alla porta d'ingresso. La stessa porta da cui improvvisamente è entrato un uomo vestito di nero, con un cappello in testa e il volto coperto da un passamontagna. Puntandomi contro un coltello a serramanico, ha detto: "Questa è una rapina, datemi tutto quello che avete"». È ancora profondamente scossa Rita Troiano, 26 anni, proprietaria del bar tabaccheria Vesuvio, anche pizzeria d'asporto, di via Cappuccini a Thiene, che mercoledì un bandito ha tentato di rapinare.

Durante la rapina presenti anche i due figli piccoli

Erano da poco passate le 20.30, all'interno del locale non c'erano più clienti e la titolare stava per chiudere. «Quel giovane travisato, probabilmente italiano, tra i 20 e i 25 anni, era alto al massimo un metro e 80. Si vedevano solo gli occhi, marroni, e la lama lunga 10 centimetri che teneva in mano», continua. «I miei due piccoli, uno di 8 mesi e l'altra di 3 anni, erano in sala, a pochi passi da lui. Mi sono sentita morire. Io e mia madre abbiamo iniziato a chiamare mio marito che in quel momento stava preparando gli impasti per la pizza. Alla seconda richiesta d'aiuto, un rumore proveniente dalla cucina deve aver spaventato il rapinatore che, in quei lunghi e interminabili secondi, non si era mai mosso dall'ingresso: si è voltato ed è uscito».

La fuga a mani vuote

Il bandito si è dato alla fuga a piedi, dirigendosi verso Marano. Stando ad alcune testimonianze, prima di tentare il colpo avrebbe parcheggiato un'auto davanti alla vicina farmacia Cappuccini. Recuperato il veicolo, si è dileguato a mani vuote. «In quasi 3 anni di gestione del bar, non ci è mai capitato nemmeno un furto», commenta Troiano che subito dopo la fuga del malvivente ha allertato i carabinieri della Compagnia di Thiene, intervenuti sia l'altra sera che ieri mattina per i sopralluoghi.

La paura

«Siamo tutti terribilmente spaventati: di notte non chiudo occhio e appena cala il buio mi viene da abbassare le serrande per non correre rischi. La mia bambina è terrorizzata a tal punto che quando è arrivato un carabiniere non voleva che entrasse perché pensava fosse tornato il rapinatore». Ora l'esercente formalizzerà la denuncia; i militari hanno già avviato le indagini, anche recuperando le immagini di videosorveglianza. «Non saprei come definirlo. Dovrebbe pensare a trovarsi un'occupazione anziché spaventare a morte e tentare di rapinare brava gente. Riflettendo sul suo atteggiamento, penso che fosse alle "prime armi". E questa è stata una fortuna. Ora, l'unica cosa che ci resta da fare è superare questa brutta disavventura», aggiunge la titolare del bar. «Ci sono stati diversi furti in zona, soprattutto negli appartamenti, perciò non so davvero che altro fare se non barricarmi in casa e non uscire più dopo le 20.30. Però non siamo più liberi di vivere».

Marco Billo

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