<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Arsiero

Tiziana Occhino ritorna: «Bisogna sognare»

Dopo cinque anni all'opposizione l'ex sindaco ci riprova: «Ho acquisito molte competenze che vorrei mettere a disposizione»
Tiziana Occhino
Tiziana Occhino
Tiziana Occhino
Tiziana Occhino

Tiziana Occhino rompe il silenzio e si candida a sindaco di Arsiero. Un "ritorno", dopo l'incarico, fu il primo sindaco donna del paese, nel quinquennio 2014-2019, e l'intermezzo, a capo dell'opposizione, nell'ultima tornata, governata da Cristina Meneghini. «Amo il mio paese - afferma - perché da Arsiero ho avuto tanto e credo di aver dato qualcosa nel mio primo mandato. Negli ultimi cinque anni la mia carriera professionale, nel settore progettazione territoriale nell'ambito di cultura, turismo e commercio, mi ha permesso di vedere altre realtà, lavorando a contatto con i Comuni, sia per la parte politica che tecnica. Ho maturato competenze che, se sarò eletta, vorrei mettere a disposizione. Torno non per riscaldare una minestra, ma per guardare avanti, con una squadra, trasversale: volti noti, che hanno amministrato con me, e inserimenti di donne e giovani, per un percorso nuovo».

Quale peso ha avuto, nella sua decisione, l'ultimo quinquennio, in minoranza?
Sono stata critica e polemica, perché in Consiglio la maggioranza giungeva sempre a giochi fatti, spesso divisa, tanto da dare l'idea di arrivarci per il rotto della cuffia e ciò non ha prodotto risultati. Le questioni interne hanno pesato molto sull'azione svolta. È stata un'ulteriore spinta per tornare.

Con quali propositi?
C'è chi pensa che verranno bloccate le opere criticate.

Sarà così?
No, affatto. Capirò se e cosa sarà possibile migliorare. Certamente non distruggerò quanto fatto. Dobbiamo governare: voglio una lista civica che si confronti sui temi, non sulle alleanze politiche. Mi interessa un progetto unitario di crescita. Quello che non ho visto in questi anni è la voglia e la capacità di sognare, che, assieme alla competenza, sono il primo motore di sviluppo del territorio.

Quali sono i punti-cardine del vostro programma?
Arsiero ha delle eccellenze in un patrimonio montano, fatto di acqua, boschi, pascoli malghivi. Bisogna partire da questo, e ragionare sull'autonomia energetica del nostro Comune. È fondamentale per liberare risorse da investire in progetti che non devono essere cattedrali nel deserto. Il tema ambientale diventa quindi volàno per realizzare opere che servano ai cittadini delle diverse età. I soldi ci sono. Basta sapere dove andare a prenderli. Oggi è diffusa la richiesta di migliori servizi.

Arsiero può ancora fare da sola?
Ci sono due target da intercettare: la casa di riposo, nostro fiore all'occhiello, e il polo scolastico, che vive un periodo di difficoltà. Favoriremo un percorso per migliorare le offerte per la salute degli anziani e delle persone bisognose di assistenza. Per la scuola, domandiamoci perché i genitori portino altrove i figli. Uno dei servizi la cui qualità è venuta a mancare, è la mensa, che va ripensata. Un grande tema sono le alleanze territoriali: i piccoli Comuni non ce la fanno da soli. Erogano servizi scadenti o non li erogano più. Quindi, è necessario mettersi insieme: con l'Unione montana e i Comuni limitrofi.

Giovanni M. Filosofo

Suggerimenti