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Schio

La procura ora indaga sulla morte di Clelia

Un’inchiesta sulla morte improvvisa di Clelia Comparin. La procura della Repubblica di Vicenza ha aperto un fascicolo sul decesso della giovane scledense di 22 anni trovata senza vita nell’abitazione di un’amica a Schio venerdì mattina, per cui è stata predisposta l’autopsia.
Sulla tragedia stanno indagando i carabinieri della compagnia di Schio, che hanno mantenuto fin da subito il massimo riserbo.

Secondo una prima parziale ricostruzione - riportata nella cronaca di ieri - sembrava che il decesso fosse avvenuto tra venerdì e sabato in casa. In realtà, secondo quanto racconta ora Tommaso Conte, il compagno della giovane, la morte risale alla notte tra giovedì e venerdì e sarebbe avvenuta nella casa di un’amica e del suo compagno. Clelia Comparin si era recata dall’amica la sera di giovedì. L’indomani, al mattino, la telefonata della coppia di amici a Tommaso per comunicargli la drammatica notizia. Una notizia che lui stesso ha poi dovuto riportare alla famiglia della giovane.

«È stato straziante, sono sconvolto - racconta Tommaso Conte - Stavamo ristrutturando la vecchia casa dei suoi nonni alle Piane e c’erano progetti a lungo termine. Verso l’estate volevamo partire con il nostro camper per l’Europa per fare lavori stagionali. Era una persona amichevole con tutti». Il dolore si unisce all’incredilità. «In questi giorni mi stanno arrivando messaggi da tutta Europa - aggiunge - Una persona che ha fatto capire a molti cosa vuol dire essere forti dentro anche nei momenti più difficili».

Molti i messaggi che ricordano Clelia Comparin sui social, da parte degli amici. I sentimenti che prevalgono sono incredulità e sconforto. «Non avrei mai pensato che sarebbe giunto questo momento. Ci hai lasciato così di sasso, senza parole, mi viene da urlare, ma non esce nulla solo tante lacrime che non riesco a fermare». «Sei stata la mia migliore amica e lo sarai sempre, sempre a zonzo, ma eravamo sempre in contatto, abbiamo fatto molta strada in direzioni diverse ma non ci siamo mai persi. Quando ci ritrovavamo il tempo trascorso sembrava svanire». «Ne abbiamo vissute tante assieme. Mi mancherai e per vederti dovrò solo guardare in su e saprò che tu ci sarai perché per me ci sei sempre stata».

Solare, disponibile, ben voluta da tanti, con tanti progetti e una vita davanti. Così la ricordano le persone che l’hanno conosciuta. «Clelia era uno spirito libero, curiosa e senza confini, sognava di girare il mondo con il camper perché diceva sempre che aveva tutta la vita davanti e voleva viaggiare prima di metter su famiglia - racconta la zia Marica Comparin - Amava tantissimo tutti gli animali, ma stravedeva per i suoi due cani che portava sempre con sé anche nei viaggi in giro per l’Europa». Clelia ambiva a fare carriera nel settore ippico perché le sarebbe piaciuto fare la guida per passeggiate equestri, sognando un domani anche di aprire un maneggio tutto suo. «Era sempre pronta ad aiutare gli altri anche mettendo da parte sé stessa ed a combattere per difendere i più deboli - continua la zia - per questo è sempre stata considerata un’amica fedele, qualcuno su cui contare nei momenti di difficoltà. Il blu era il suo colore preferito e sempre si firmava con un cuoricino azzurro».

Non è ancora nota la data dei funerali perché prima occorre attendere il nullaosta da parte dell’autorità giudiziaria. Gli inquirenti stanno cercando di fare piena luce sulle circostanze e sulle cause del decesso e probabilmente solo l’autopsia potrà dare le risposte che si stanno cercando. In ogni caso, l’estremo saluto alla giovane scledense sarà dato in forma strettamente privata.

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Rubina Tognazzi

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