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Schio

La corsa per palazzo Garbin. Marigo, nessuna alleanza: «Voglio giocare la mia partita»

Mentre il centro-sinistra aspetta di ufficializzare l'appoggio a Eberle, grandi assenti restano Lega e Fratelli d'Italia

Partiti con un ruolo da comparse, o quanto meno da comprimari, nella campagna elettorale di Schio. Con una differenza: mentre il centrosinistra sta cercando tempi e modi per ufficializzare il sostegno a Eberle, nel centrodestra tutto tace. E il sospetto è che i due principali partiti al governo, Fratelli d'Italia e Lega, non abbiano candidati da proporre. Certo, siamo ancora in fase di pre- tattica, che consiste nello stare a guardare, sperando negli errori degli altri, ossia che ci siano più candidature di uno stesso bacino, tali da creare una dispersione di voti. Ma per ora nomi diversi da Cristiano Eberle, candidato civico di Una nuova trama e Cristina Marigo, candidata pure civica dell'amministrazione uscente, non se ne fanno. Fra tante incertezze, un altro punto fermo: l'intenzione già dichiarata e confermata di Marigo di non voler fare accordi, anche a rischio che questa integrità nel voler andare avanti per la propria strada possa favorire l'avversario.

A Schio si è anche spaccato il centrodestra, con Forza Italia che dichiara di appoggiare il gruppo di Orsi, come nelle ultime elezioni. Cosa che non sembrano disposti a fare Fratelli d'Italia e Lega, che hanno la necessità di proporsi con il loro simbolo. «Il sostegno di Forza Italia non può che farmi piacere - ammette Marigo - ma non ho altro da dire, se non che "Noi cittadini" non si identifica solo con un'area. In questi anni ho ascoltato tutti, senza mai guardare da dove venissero. Capisco che corro dei rischi, ma voglio giocare la mia partita».

«Forza Italia negli ultimi 5 anni è scomparsa dai radar della politica locale, però la desistenza incondizionata a Marigo è una scelta che non ha alcun senso politico - commenta Alex Cioni di Fratelli d'Italia -. Marigo altro non è che una variabile delle sinistre, un mondo politico già ben rappresentato da Eberle e dal Pd. È il centrodestra a non avere rappresentanza, ma noi contiamo ancora di riuscire ad esserci, a rappresentarlo assieme agli amici della Lega. Dispiace che Forza Italia decida di assecondare l'obiettivo di Orsi di suicidare il centrodestra consegnandogli la pistola col colpo in canna».

E se Cioni non esclude di riproporsi con la sua civica, il centrodestra non esce dal guscio. «Stiamo aspettando indicazioni dalla segreteria provinciale», spiega Luigi Santi, capogruppo della Lega. Ma il lungo travaglio sta facendo perdere pezzi. Il consigliere Enrico Bandolin non smentisce il passaggio a "Noi cittadini" e nuove chiacchiere arrivano sulla segretaria, Ilenia Tisato, che pare vicina ad una nuova civica, "Usv uniti si vince": tra i militanti vede Cesare Pasin, promotore del gruppo "Schio siamo noi", che propone uscite per tenere pulita la città. Una lista nata inizialmente con un candidato sindaco, ma che ora rinuncia e appoggia Marigo. Un tradimento della segretaria? Un gioco di tasselli, che sta tagliando letteralmente fuori i partiti.

Il corteggiatissimo Aldo Munarini, contattato da destra a sinistra, come possibile candidato, dato l'alto consenso ottenuto sia nel 2014 che nel 2019, non cede e come il suo collega Alessandro Maculan entra in una civica d'appoggio a Marigo, "Schio attiva", che verrà presentata il 7 marzo alle 20.30 al rustico Pettinà.

Rubina Tognazzi

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