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A San Martino

Apparizioni mariane, il Vescovo a Poleo. È la prima volta: «Sono qui per ascoltare»

Grande affluenza di fedeli alla messa nel 39esimo anniversario dalla prima apparizione della Madonna a Renato Baron

Una data storica per il movimento Mariano Regina dell’Amore di Poleo: dopo 39 anni, ieri, in occasione dell’anniversario della prima apparizione, ancora non riconosciuta, ha visto infatti la partecipazione del vescovo di Vicenza monsignor Giuliano Brugnotto. «Ho incontrato diversi gruppi e movimenti e mi sembrava corretto visitare anche questo, che qui ha la sua storia», ha spiegato il vescovo.

Presenti anche duecento tedeschi

Oltre mille le persone presenti in un giorno feriale, persone di tutte le età, anziani, giovani e anche bambini. Circa 200 tedeschi arrivati due giorni fa con i pullman e alcuni indiani. Persone arrivate da mezza Italia, dalla Toscana, dalle Marche, dal Trentino e dal Friuli oltre che da tutto il Veneto. «Siamo felici di tanta partecipazione - spiega Mirco Agerde, presidente del movimento -. Molti sono stati richiamati dalla presenza di mons. Brugnotto, arrivato senza invito dopo che tutti i tentativi fatti in passato erano stati inutili». È invece la quarta volta per il cardinale Ernest Simoni, 95 anni, albanese, che ha rischiato più volte la vita per manifestare la fede. «Una giornata storica, che abbiamo aspettato per 39 anni. Sappiamo che questo passo non vuol dire approvazione di nulla, ma per noi rappresenta la speranza che possano migliorare i nostri rapporti con la diocesi, che possa iniziare un dialogo che abbiamo a lungo cercato».

La prima apparizione del 25 marzo

Il 25 marzo, per chi frequenta i luoghi mariani di Poleo, è una data importante perché ricorda la prima volta in cui il veggente Renato Baron ha dichiarato di aver ricevuto un messaggio con apparizione dalla Madonna. «Tanta partecipazione che mi ha sorpreso», continua Agerde. «La presenza di mons. Brugnotto è un passo importante per il cammino iniziato 25 anni fa. Un passo ulteriore verso il riconoscimento. Il movimento è ecclesiale dal 1998, ma la Chiesa deve vagliare e valutare le apparizioni. Essendo considerati soprannaturali, ci vuole molto tempo». 

La cerimonia è durata un'ora e mezzo

La cerimonia, durata circa un’ora e mezza, si è conclusa con le parole del vescovo che ha spiegato il motivo per cui ha voluto essere presente. «Essendo arrivato da poco alla guida della diocesi, cerco di visitare tutte le realtà. Il Papa che mi ha affidato la cura di questa porzione di popolo di Dio, mi affida tutte le persone che sono presenti nella diocesi o che fanno esperienza in varie realtà. Ho incontrato diversi gruppi e movimenti e mi sembrava corretto visitare anche questo, che qui ha la sua storia da diversi anni».

Una  realtà non riconosciuta ma che «offre un cammino spirituale»

E precisa: «Non è riconosciuto dal punto di vista ecclesiale, ma è una realtà che offre un cammino spirituale, un cammino di grazia e il pastore deve accompagnarla. La mia presenza non significa approvazione di fatti non ancora approvati. Non spetta a me, ma al cammino della Chiesa. Le apparizioni sono presunte e considerate soprannaturali, ma c’è un’attenzione per la cura pastorale delle persone che qui giungono per un momento di spiritualità». E, augurando una buona Pasqua, conclude: «Insieme al cardinale Simoni, siamo qui per promuovere la comunione della Chiesa e portare dentro la vita ecclesiale tutto ciò che questo tempo ci chiede. A Vicenza stiamo vivendo un grande momento di rinnovamento per essere capaci di annunciare il Vangelo e di avere comunità vive dell’amore del Signore».
 

Rubina Tognazzi

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