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Cogollo del Cengio

Dare gas sul Costo... costa. Più di 500 multe in otto mesi

di Matteo Carollo

Vita sempre più dura, per chi ha il vizio di correre lungo la strada del Costo. È in arrivo infatti un nuovo sistema per la rilevazione della velocità che renderà il monitoraggio ancora più preciso e puntuale. Nel frattempo, dall’inizio di quest’anno, sono state più di 500 le multe elevate lungo la provinciale.  

La pista Ormai è cosa nota: in molti, automobilisti ma soprattutto motociclisti, considerano la strada provinciale del Costo una pista sulla quale mettere alla prova i propri bolidi. Soprattutto nei fine settimana, durante la bella stagione, sono numerosi i centauri che sfrecciano sull’asfalto. Senza parlare poi delle gare clandestine, organizzate illegalmente anche nottetempo. Una situazione che negli anni ha portato a numerose vittime lungo la principale via d’accesso, dalla pianura, all’Altopiano di Asiago. Negli anni si è provato di tutto, dai vecchi autovelox, oggi andati in pensione, ai controlli diretti su strada da parte delle forze dell’ordine, fino ad arrivare al sistema attuale, con telecamere in grado di rilevare la velocità posizionate tra il primo e il secondo e tra il sesto e il settimo tornante, all’altezza della Barricatella. Un apparato che sta dando i propri risultati a suon di sanzioni, elevate nei confronti dei trasgressori dagli agenti della polizia locale del consorzio Alto Vicentino. Per la precisione, dall’1 gennaio al 15 agosto scorsi si contano 505 verbali, per un importo complessivo che sfiora i 40 mila euro. A sforare i limiti sono state soprattutto le auto, 423 in tutto; anche i centauri non si sono dimostrati però molto disciplinati e hanno collezionato 76 multe. Irregolarità sono state commesse anche da 6 autocarri. Nel dettaglio, 397 veicoli hanno superato il limite per non più di 10 chilometri orari, in 106 sono andati oltre i 10 chilometri orari senza però superare i 40. Fra i trasgressori, si distinguono due supervelocisti, un automobilista e un motociclista, che sono sfrecciati sulla carreggiata ad una velocità che ha quasi toccato i 150 chilometri orari. Così facendo, hanno superato il limite per un valore compreso tra i 40 e i 60 chilometri orari. Da un’analisi dei dati, emerge anche come buona parte dei trasgressori, soprattutto per quanto riguarda le moto, siano cittadini stranieri, per la maggior parte tedeschi e austriaci, con qualcuno proveniente dai Paesi dell’Est Europa. Per tutti è in arrivo un ulteriore giro di vite.  

Tutor Di fronte ai risultati positivi ottenuti con i varchi, la Provincia ha deciso di potenziare il sistema per renderlo ancora più preciso. Il progetto consiste nell’implementare i dispositivi in modo che non si limitino più a fare semplicemente una fotografia della velocità del mezzo in transito, come un autovelox, bensì possano arrivare a misurare la velocità media, come un sistema “tutor”. In questo modo, secondo Palazzo Nievo, sarà possibile monitorare in maniera più attenta ed estesa la strada del Costo e soprattutto non avranno scampo neanche i “furbetti” che rallentano in prossimità degli autovelox. Il progetto, del valore di 232 mila euro, è attualmente al vaglio della prefettura, che dovrà dare il via libera. Una volta ottenuto il disco verde dagli uffici di contra’ Gazzolle, i tecnici interverranno sulle apparecchiature già installate sulla strada per renderle più performanti. Alla fine degli interventi, gli occhi elettronici potranno essere usati sia come autovelox che come tutor, anche se le due funzioni non potranno essere attivate contemporaneamente. 

La Provincia «Volevamo dare un segnale forte e ci stiamo riuscendo - spiega il consigliere provinciale con delega alla viabilità nord ovest Vicenza Davide Faccio -. La strada del Costo è un collegamento strategico tra Vicenza e l’Altopiano di Asiago, tra le mete montane più conosciute e amate. Non è una pista dove mettersi alla prova, sia chiaro. Chi lo fa mette in pericolo se stesso e gli altri. Gli autovelox hanno aumentato la sicurezza diminuendo l’incidentalità e siamo pronti a investire ancora, a potenziare le apparecchiature per un monitoraggio ancor più attento, con il rilevamento della velocità lungo tutto il tratto compreso tra i due radar. In questo modo non sarà più sufficiente diminuire la velocità davanti all’autovelox, come fa qualche furbo, ma sarà necessario rispettare i limiti costantemente. La Provincia non si è mai tirata indietro quando c’è stato da investire in sicurezza, è una priorità».

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