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Isola Vicentina

Da Meda pronto a correre: «Ho un'anima Dc, vorrei un dialogo»

Il candidato, 71 anni e un trascorso nella Democrazia Cristiana. «Sono un uomo di centro, moderato e parlerò con tutti»

Riqualificare il paese, portare il traffico fuori dal centro, ma soprattutto ascoltare le esigenze dei cittadini. Luigino Da Meda, 71 anni, ha una visione chiara, per il futuro di Isola Vicentina. Imprenditore nel campo dell'informatica da più di 40 anni, da decenni impegnato con diverse associazioni e in parrocchia, Da Meda si candiderà sindaco supportato dalla lista civica Comunità isolana.

Da Meda, lei ha un lungo curriculum nell'ambito dell'associazionismo...
Sì, dal punto di vista professionale sono stato per 15 anni nel consiglio direttivo provinciale di Apindustria, per tre mandati presidente della sezione Unimatica dell'associazione. Per la stessa sezione, sono stato anche presidente regionale per nove anni e ho fatto parte del consiglio nazionale. Per 35 anni sono stato poi amministratore nel consiglio degli affari economici della parrocchia e ho fatto tre mandati come consigliere nel consiglio di amministrazione della casa di riposo della Fondazione Bressan. Per 40 anni, infine, ho portato avanti il cinematografo del paese. Ho sempre avuto l'interesse di creare qualcosa per il bene degli altri, con spirito di collaborazione e con la volontà di mettermi al servizio del prossimo.

E cosa l'ha convinta a candidarsi sindaco?
C'è stata qualche piccola pressione da parte di persone legate al mio excursus passato, alla quale non ho saputo dire di no. Spero di portare avanti questo progetto per il bene della mia comunità; vivo a Isola da sempre, conosco bene le varie realtà del paese.

Che tipo di lista sarà Comunità isolana?
Io sono dello stampo della vecchia Democrazia Cristiana, sono orientato al centro, in passato sono stato anche referente locale della Dc. Ho sempre dialogato con tutti, non ho pregiudizi sull'orientamento politico di una persona, penso che se un'idea è valida possa esserlo da qualsiasi parte arrivi. Sto cercando di creare una collaborazione con tutte le persone in paese. Il nostro gruppo è variegato, al suo interno ci sono anche ex assessori, giovani, persone con più esperienza.

L'ex centro Morosini e la variante alla sp46: qual è la sua opinione su questi progetti?
Abbiamo delle idee per l'ex centro tecnico; vogliamo sistemare la struttura, ci sarà anche qualche novità ma non vogliamo svelarla, per il momento. Prima di intervenire, però, consulteremo la popolazione. Per quanto riguarda invece la variante alla sp46, abbiamo elaborato un progetto che recupera due strade in parte già esistenti, con una bretella che da via Europa si staccherebbe dalla provinciale e salirebbe fino a congiungersi con via degli Alpini, per poi proseguire fino alla rotonda di accesso alla Pedemontana. In questo modo non andiamo a tagliare le campagne ma utilizziamo anche strade già esistenti per portare fuori il traffico da Isola.

Lei dice di voler ascoltare le istanze dei cittadini, per la sua azione amministrativa...
Vogliamo parlare con la gente: la mia idea è quella di creare dei gruppi di consultazione in modo che le proposte arrivino dal basso. Certo, poi le idee saranno valutate, ma bisogna sentire e recepire i bisogni della popolazione e poi agire.

Matteo Carollo

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