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Schio/Malo/Arsiero

Maltrattamenti in famiglia, minacce e molestie: scattano due arresti e due braccialetti elettronici

I carabinieri sono intervenuti tra Schio, Malo e Arsiero per quattro casi di "codice rosso".

Nelle ultime settimane i reparti dipendenti della Compagnia carabinieri di Schio hanno proceduto per quattro casi di “codice rosso” nei confronti di altrettante persone responsabili di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori

Schio: arresto in flagranza

I carabinieri della Stazione di Schio hanno arrestato, in flagranza di reato, un cittadino straniero poiché aveva violato un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare emesso dal tribunale di Vicenza. L’uomo è stato sorpreso dai militari operanti all’interno dell’abitazione della ex-coniuge, nonostante il divieto espresso dall’autorità giudiziaria con formale provvedimento.

Malo: ordine di carcerazione

I carabinieri della Stazione di Malo hanno eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Vicenza nei confronti di un cittadino straniero condannato, in via definitiva, alla pena di oltre tre mesi di reclusione per inosservanza del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

Arsiero: molestie telefoniche e appostamenti

I carabinieri della Stazione di Arsiero hanno eseguito una misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal gip del tribunale di Vicenza su richiesta della Procura della Repubblica, a carico di un uomo che, senza alcun apparente motivo, reiterava condotte persecutorie nei confronti di una donna, consistite perlopiù in molestie telefoniche e appostamenti nei pressi dell’abitazione della vittima con la quale non c'era stata nessuna relazione.

Schio: perseguita e minaccia l'ex fidanzata

I carabinieri della Stazione di Schio hanno eseguito una misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e applicazione del braccialetto elettronico, emessa dal gip del tribunale di Vicenza su richiesta della Procura della Repubblica, a carico di un giovane che reiterava condotte persecutorie nei confronti dell’ex-fidanzata, perlopiù minacce e molestie telefoniche.

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