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TORREBELVICINO

Boscoscuro punta al tris: «Priorità: giovani e scuole»

Il sindaco uscente intende proseguire. «Voglio portare avanti il lavoro iniziato ora che la macchina funziona e il bilancio è sano»
Emanuele Boscoscuro punta al terzo mandato TOGNAZZI
Emanuele Boscoscuro punta al terzo mandato TOGNAZZI
Emanuele Boscoscuro punta al terzo mandato TOGNAZZI
Emanuele Boscoscuro punta al terzo mandato TOGNAZZI

Emanuele Boscoscuro punta al terzo mandato. «Mi rimetto in gioco per amore del paese dove sono nato e dove vivo con la mia famiglia». Alla luce del decreto legge varato dal Consiglio dei ministri che toglie il limite dei due mandati per i Comuni di piccole dimensioni, Boscoscuro vuole proseguire. «Sono stati anni difficili, ma il lavoro iniziato merita di essere portato avanti». Il mandato di Boscoscuro è stato caratterizzato da pochi tagli di nastri e dal lavoro per «far funzionare una macchina amministrativa fortemente provata dai mutui contratti, anche oltre le possibilità del Comune». 

La civica Fare Insieme si prepara dunque alla campagna elettorale. «Il nome della lista rispecchia la nostra natura. Fare insieme, perché facciamo assieme e vogliamo essere ancora più coinvolgenti. Basti pensare che le giunte comunali, che solitamente si svolgono a porte chiuse solo tra assessori e sindaco, molto spesso le facciamo aperte alla maggioranza in modo che tutti possano capire come funziona la macchina amministrativa». Il gruppo prosegue, con lo zoccolo duro, ma apre anche a nuove persone che vogliono mettersi in gioco.

I primi due mandati

Come sono andati i primi due mandati?
I primi cinque anni sono stati molti complessi, abbiamo trovato una macchina che non funzionava come doveva. Abbiamo dovuto rimboccarci le maniche per cercare di pagare le milionate di mutui contratti dalle precedenti amministrazioni, ma grazie alla squadra e in particolare al vice sindaco Leone Battilotti, ne siamo usciti a testa alta facendo partire anche i nostri progetti, senza aprire ulteriori mutui, ma cercando contributi.

E il secondo?
Covid a parte (sorride). Diciamo che nel biennio della pandemia siamo riusciti a lavorare molto perché avevamo già in precedenza programmato tutto. Certo il Covid ha lasciato strascichi importanti con lo schizzo dei costi energetici e del gas. Fortunatamente eravamo già intervenuti nelle scuole ed eravamo passati a un’illuminazione pubblica a basso consumo. Questo ci ha permesso di ridurre l’impatto degli aumenti.

Le opere realizzate

Tra le opere realizzate, di quale è più fiero?
Siamo uno dei pochi Comuni che può vantare di avere tutte le scuole adeguate sismicamente, e non è poco.

Altro?
Abbiamo sistemato molti parchi, attivato le consulte di frazione, sistemato la raccolta dei rifiuti, spostato la biblioteca, dopo aver riportato il mercato in piazza. Abbiamo anche adeguato l’attrezzatura dei dipendenti che non avevano nemmeno i mezzi consoni per girare e fare i lavori. Di recente abbiamo sistemato l’unico bene storico del 1300: il ponte delle capre. Un lavoro elettoralmente non conveniente, ma o si arrivava alla chiusura o si rifaceva. Nessuno ci ha mai voluto mettere le mani perché era una questione spinosa, ma abbiamo cercato i fondi e lo abbiamo sistemato, anche in poco tempo

Sindaco, cos’è per lei amministrare?
Io preferisco coinvolgere e lasciare spazio a tutti, magari facendo un passo indietro. Prima sacrifico la mia visione piuttosto che sacrificare l’unità del gruppo.

I progetti

Obiettivi per i prossimi anni?
Avendo aggiustato il bilancio e dato che ora la macchina amministrativa funziona anche da sola, ci piacerebbe essere più attenti per i giovani, dando risposte concrete anche alle richieste delle scuole. Rendere il paese più accessibile a disabili e anziani e sopratutto vogliamo investire sulle nostre radici.

In che senso?
Torrebelvicino, come altri comuni limitrofi, è nato prima di Alessandro Rossi. Nel tempo si è dimenticata la caratteristica della storia del nostro paese. Prima dell’imprenditore laniero noi avevamo le miniere con caratteristiche uniche e con minerali che ci sono solo qua. Un passato che merita di essere conosciuto e anche un po’ valorizzato e su questo bisogna lavorare.

Rubina Tognazzi

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