<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
SANTORSO

Baù punta al dopo Balzi. «Sogno un paese giovane»

Raccoglie l’eredità dell’attuale sindaco. «Ma io sono diverso e vorrei coinvolgere di più i ragazzi nella vita amministrativa»
Il vice sindaco Giorgio Baù punta al dopo Balzi
Il vice sindaco Giorgio Baù punta al dopo Balzi
Il vice sindaco Giorgio Baù punta al dopo Balzi
Il vice sindaco Giorgio Baù punta al dopo Balzi

Una candidatura nel segno della partecipazione e dei giovani. Da una parte l’ascolto della comunità e dei territori, dall’altra la volontà di coinvolgere le forze più “fresche”. Giorgio Baù, 48 anni, lavora da 20 come manager per aziende private, dopo aver conseguito a Padova la laurea in relazioni internazionali e un master in business administration al Cuoa di Vicenza. Baù, che è stato prima consigliere e oggi è vicesindaco e assessore al bilancio, ha ufficializzato la propria candidatura a sindaco, con il sostegno della lista civica Il paese che vogliamo. Da parte sua, l’attuale sindaco Franco Balzi ha manifestato l’intenzione di lasciare la vita amministrativa.

La nuova sfida

Cosa l’ha spinta a candidarsi?
La vita amministrativa mi appassiona fin dai tempi dell’università. A Santorso, poi, c’è un patrimonio importante da preservare, costituito da politiche di solidarietà, attenzione verso il prossimo e i più fragili, integrazione, inclusione; un patrimonio che merita di essere portato avanti.

Santorso ha una lunga tradizione sul sociale, basti pensare ai progetti di accoglienza dei richiedenti asilo, di cui è capofila.
È un progetto che deve proseguire. Santorso è però capofila anche di progetti legati ad altri temi, come Life beware e lo Sportello energia. Il Comune ha dimostrato di essere in grado di intercettare i fondi europei; la sua forza è stata riuscire a porsi in maniera trasversale con i Comuni dell’Alto Vicentino.

La sua candidatura si inserisce nel solco della continuità?
Va dato grande merito a Franco Balzi per il lavoro che ha svolto come sindaco, ma io e lui siamo diversi, abbiamo un’età differente; io ho una prospettiva rivolta in maniera forte verso i giovani, il mio obiettivo è coinvolgerli nella vita amministrativa, affinché portino freschezza, per avere un paese ringiovanito. 

Fa sentire più responsabili essere nel paese in cui si trova l’ospedale?
Sicuramente sì. Santorso ospita un ospedale importante e la capacità di essere trasversale tra i comuni dell’Alto Vicentino per valorizzare l’ospedale deve essere uno dei compiti del sindaco di Santorso. Credo che negli ultimi anni siano stati fatti ottimi progressi.

I progetti da sviluppare

Sono partiti i lavori per il polo unico per l’infanzia al Timonchio: un progetto importante, che sta generando anche dibattiti, ad esempio sul futuro di villa Luca e villa Donà, sedi di asilo nido e scuola materna.
Avere intercettato 6,5 milioni di euro del Pnrr permetterà di costruire una scuola moderna e risolvere il problema della vulnerabilità sismica della vecchia scuola, darà la possibilità di aumentare i posti; potranno accedere anche i lattanti. Villa Luca potrà essere maggiormente strutturata per l’accoglienza degli anziani, mentre villa Donà è della parrocchia e si potranno fare assieme nuovi progetti.

Che futuro per villa Miari?
È una struttura meravigliosa, efficiente, ben gestita, che dà l’opportunità di investire nell’aumento dei posti letto per gli ospiti anziani. Anche la parte dedicata alla riabilitazione va preservata, mentre stiamo costruendo un percorso per realizzare il nuovo centro diurno.

Parliamo di mobilità sostenibile…
Convogliare il flusso delle auto sulla provinciale è un obiettivo, poi va potenziata la parte di ciclopedonale che attraversa il paese, un tracciato che potrebbe mettere in comunicazione Schio, Santorso e Piovene.

Come realizzerà la sua idea di partecipazione?
Abbiamo creato dei tavoli di lavoro che da settembre si sono riuniti in più sedute. Il secondo passaggio sarà organizzare incontri di quartiere in cui si cercherà di parlare con i cittadini. Mettendo insieme le due cose, poi, cercheremo di costruire un programma elettorale, nel segno della partecipazione.

Matteo Carollo

Suggerimenti