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Schio

Aumentano gli appartamenti sfitti: sono quasi 3.400

Coalizione civica: «La giunta no ha saputo invertire la rotta». La replica: «Sono i proprietari che preferiscono non affittare»

Case chiuse a Schio. Secondo i dati del Comune, in città ci sono 3.360 appartamenti sfitti, 800 in più di quelli rilevati dieci anni fa da Legambiente. Dall'altra parte ci sono decine di richieste di affitto non esaudite, più il grande capitolo dell'edilizia popolare, tra immobili vuoti e famiglie che aspettano un tetto.

La critica delle opposizioni

«A Schio c'è un problema abitativo, lo dicono i numeri - attaccano i consiglieri di Coalizione Civica Giorgio De Zen e Carlo Cunegato, che hanno promosso un incontro sul tema - insegnanti e infermieri che arrivano da fuori spesso devono andare su Airbnb e diventano poveri. Molte persone sono costrette ad andare via da Schio, cercando casa nei comuni vicini, che hanno prezzi più abbordabili, così la città si impoverisce. In dieci anni gli appartamenti vuoti sono aumentati, mentre si è continuato a consumare suolo: crediamo che Orsi e Marigo non abbiano saputo governare tutto ciò. È necessario invertire la tendenza e attuare un piano di recupero degli immobili, eventualmente impostando un sistema di crediti edilizi per riconvertire aree cementificate in aree verdi, inseguendo il consumo di suolo zero».

Gli appartamenti dell'Ater non bastano: 190 richieste inevase

A Schio al 2021 c'erano 338 alloggi gestiti dall'Ater, ente per l'edilizia residenziale, di cui 34 vuoti. Altri 72 sono di proprietà del Comune: 12 sono vuoti, in manutenzione. Fuori ci sono circa 190 famiglie in lista d'attesa. Coalizione Civica pensa ad alcune soluzioni. «Serve un dialogo tra mondo cooperativo e grandi sviluppatori privati, con le associazioni e gli enti, per monitorare la situazione abitativa nel territorio e mettere in relazione gli inquilini con chi cerca casa. Immaginiamo un'amministrazione che investa sul social housing e sul recupero di edifici vuoti per creare nuove opportunità abitative, per non lasciare tutto nelle mani del mercato».

Il sindaco Orsi: «La legge tutela gli inquilini, la gente non affitta»

Il sindaco Orsi e l'assessore al sociale Cristina Marigo riconoscono le difficoltà e provano ad intervenire. «Sono dati che stiamo riscontrando, ci sono molti appartamenti sfitti e c'è grande ritrosia nel metterli in locazione. In Italia le norme tutelano chi sta dentro, le pratiche di sfratto sono lunghissime, i proprietari non vogliono rischiare e pagare un'Imu alta, quindi arriviamo a questi risultati: così si lascia sfitto un patrimonio immobiliare, che va in deperimento. Le agenzie, a cui chiediamo notizie del mercato privato, alzano gli occhi al cielo: è più facile acquistare che trovare locazione». Nonostante le difficoltà, qualcosa è stato fatto secondo Orsi e Marigo.

Il caso di Magrè

«A Magrè gli interventi su vendita e locazione hanno portato un aumento di residenti. Oggi, con il calo demografico, il dato sugli appartamenti è destinato ad aumentare, ma a Schio la popolazione è in crescita. Negli anni abbiamo recuperato una parte del patrimonio immobiliare, dando degli appartamenti all'edilizia residenziale pubblica, una trentina nel 2023. Abbiamo stanziato fondi, dai sostegni alla locazione (con risorse regionali poi tagliate) agli imprevisti».

Proposto un tavolo con le sigle del settore

Resta il confronto con le sigle del settore. «Occorre un tavolo con associazioni e rappresentanti di categoria, dobbiamo offrire garanzie a chi arriva per lavoro».Una soluzione concreta per le case popolari partirà prossimamente. «Stiamo per definire un accordo con Ater: oggi l'ente paga l'Imu sugli appartamenti con territori comunali. Noi rinunceremo a questa quota, circa 60mila euro all'anno: Ater dovrà reinvestirla per l'edilizia popolare».

Edoardo Mario Francese

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