<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Montecchio Maggiore

Riaperta via Battaglia ma il casello resta intasato

di Antonella Fadda
Più di 20 minuti per percorrere il tratto che da Alte porta alla A4. Ancora un anno d’attesa per la nuova autostazione
Casello della A4: rimangono le code dei veicoli in transito verso l’ingresso (Foto A. Fadda)
Casello della A4: rimangono le code dei veicoli in transito verso l’ingresso (Foto A. Fadda)
Casello della A4: rimangono le code dei veicoli in transito verso l’ingresso (Foto A. Fadda)
Casello della A4: rimangono le code dei veicoli in transito verso l’ingresso (Foto A. Fadda)

Montecchio “liberata”, ma rimane la stretta sui mezzi pesanti. La riapertura del ponte di via Battaglia ha riequilibrato la viabilità, non più convulsa come fino a una settimana fa, ma rimangono i nodi da sciogliere per arrivare in autostrada. Dopo sei giorni, da quando cioè il cavalcaferrovia è percorribile non si vedono più lunghi serpentoni di auto incolonnate ai diversi varchi per entrare, o uscire, dalla città. E lo dimostra la prova effettuata sul campo

Leggi anche
Cavalcaferrovia di via Battaglia, salta ancora l'apertura

Il percorso ad Alte: tutto liscio all’andata

Il punto di partenza stabilito è il sottopasso di via Cimarosa. Fino a una settimana fa per poterlo oltrepassare, e approdare quindi sulla strada del Melaro, il tempo di attesa era di almeno mezz’ora, il corrispettivo di 4 semafori rossi dal momento che è a senso unico alternato. Il cronometro scatta alle 8.25 del mattino di un giorno feriale. Non ci sono più le code lunghe tanto quanto la via, ma solo 5 auto in attesa per il semaforo che è diventato rosso. Non appena arriva il verde è agevole oltrepassare anche la rotatoria ed immettersi nel Melaro. Direzione est, verso il casello A4. Alla seconda rotatoria si trovano 6 veicoli in attesa, fra cui due mezzi pesanti, ma per chi vuole entrare ad Alte c’è la novità: una piccola carreggiata che permette l’immissione diretta, ovviamente dando la precedenza, verso il cavalcaferrovia. Il nuovo ponte è transitabile, come accade ormai da anni, solo da auto e furgoni e non da mezzi pesanti. Da qui fino ad arrivare al rondò del cavallo il transito è veloce. Il cronometro, in totale, si ferma a 4 minuti e 15 secondi per percorrere due chilometri. Il secondo percorso inizia sempre dal sottopasso di via Cimarosa ma l’itinerario sarà in direzione bretella e poi viale Milano per arrivare al rondò del cavallo. In totale sono 3,5 chilometri e anche il tempo di percorrenza è abbastanza snello con la viabilità fluida e senza rallentamenti. In questo caso la percorrenza è di 6 minuti e 1 secondo.

Code verso il casello dell'autostrada A4

Ma nel fare il percorso inverso la situazione cambia completamente, il serpentone di auto e mezzi pesanti inizia ben prima della grande rotatoria fra Montecchio e Montebello. Gli oltre due chilometri che collegano il casello A4 con il rondò formano un’unica fila e per poter finalmente giungere al casello il tempo di percorrenza aumenta in maniera esponenziale: ci vogliono quasi 20 minuti. Per vedere l’anello viabilistico di Alte definitivamente non ingolfato dal traffico occorre aspettare ancora. Almeno un altro anno. Quando, cioè, i lavori del nuovo casello A4 saranno terminati e i grandi flussi, provenienti dalla viabilità ordinaria e dalla Superstrada Pedemontana Veneta, verranno dirottati verso la nuova autostazione fra Montecchio e Montebello. Solo in questo modo il rondò che unisce la bretella, la sp 500, la provinciale Melaro e l’ingresso di Alte con via Battaglia sarà “riservato” a chi non deve entrare o uscire dall’autostrada ma solo ai veicoli che devono spostarsi fra i diversi comuni.

Ed è solamente della scorsa settimana la polemica scoppiata fra il governatore Luca Zaia, associazioni di categoria e sindaci contro la società autostrade. Il motivo riguardava lo slittamento del termine dei lavori. 

Suggerimenti