Slitta l'apertura del nuovo casello dell'autostrada A4 e scoppia l'ira dei sindaci e delle categorie economiche. Il primo a esprimere la propria palese insoddisfazione è stato il governatore Luca Zaia, l'altro giorno a Vicenza, a proposito del termine dei lavori per la nuova autostazione che, va ricordato, è strategica per il raccordo con la Superstrada pedemontana Veneta. E di sicuro della questione se n'è parlato ieri sera a Roma, durante un incontro programmato, e periodico, fra Ministero dei trasporti, società Brescia-Padova, Regione e Rfi per fare il punto della situazione dei vari cantieri.
L'apertura è rinviata
«La società A4 Brescia-Padova deve consegnarci il casello nuovo - ha detto Zaia l'altra mattina -. Adesso girano informazioni che non è più ottobre-novembre 2023, ma si parla di febbraio-marzo 2024. È un disservizio ai cittadini: faccio un appello perché ce lo consegnino quanto prima, visto che non hanno lasciato che se ne occupasse la Regione». Ad appoggiare il governatore è, in primis, il consigliere regionale Milena Cecchetto: «Da sindaco prima, da consigliere regionale ora, non ho mai smesso di battermi e di chiedere che il casello di Montecchio venisse realizzato nel più breve tempo possibile - ha commentato ieri - . La nostra città è legata a doppia mandata alla realizzazione di questa opera che è vitale per la nostra viabilità, ma vitale. Ha fatto benissimo il nostro presidente Zaia a lanciare un grido di protesta: il Veneto e Montecchio non possono più aspettare. E la convocazione d'urgenza al Ministero è la conferma che siamo nel giusto. Il casello deve essere terminato nei tempi concordati».
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L'ira e la frustrazione dei sindaci
Insoddisfazione che si aggiunge a frustrazione da parte dei sindaci di Montecchio e Brendola, rispettivamente Gianfranco Trapula e Bruno Beltrame. «La società A4 avrebbe dovuto ultimare e consegnare il casello mesi fa - dice Trapula -. Ora, con l'imminente conclusione degli ultimi chilometri di Spv, si prospetta una situazione di grande disagio per la viabilità del nostro territorio». Il primo cittadino evidenzia che l'apertura delle due infrastrutture «deve coincidere perché, in caso contrario, l'area dell'attuale casello di Alte si troverebbe paralizzata dall'enorme mole di traffico che si riverserebbe, senza alcuna possibilità di sfogo, in una zona che deve già fare i conti con i rallentamenti della Tav». E prosegue: «La A4 non ha mai comunicato nuove date ufficiali o la concessione di eventuali proroghe. Se il nuovo casello fosse già operativo non ci ritroveremmo a dover affrontare così tanti problemi». Irritato anche Beltrame: «Dover attendere ulteriormente, addirittura dopo l'apertura della Spv, significa uccidere tutta l'area e limitare drasticamente la viabilità. A4 è latitante e non risponde mai alle nostre richieste».
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Le categorie imprenditoriali
«È superfluo riconoscere che la notizia di un ulteriore ritardo ci amareggia - è il commento di Lorenzo Venegoni, presidente del raggruppamento Ovest Vicentino di Confindustria -. Fino a quando il nuovo casello non entrerà in funzione, la Pedemontana non potrà dare tutti i benefici attesi sulla mobilità delle persone e delle merci. Non ci appassiona la caccia al responsabile del ritardo anche perché non c'è la possibilità di sapere se l'iter del cantiere del nuovo casello, con tutte le interferenze e le interconnessioni, avrebbe potuto avere un diverso svolgimento se ad occuparsene fosse stato un soggetto diverso dalla società autostrada Brescia-Padova. Auspichiamo comunque che l'apertura sia in tempi brevi». Più diretto Ruggero Camerra, presidente dell'area Ovest di Confartigianato Vicenza e che commenta anche per Confcommercio, Apindustria, Cna e Confesercenti: «Ancora una volta siamo delusi dagli enti preposti - afferma -. L'unico che parla è il presidente Zaia e non sappiamo nemmeno se i tempi indicati saranno rispettati o ancora posticipati anche perché dovranno essere eseguiti i vari collaudi. Siamo molto delusi perché potrebbero aumentare il numero di operai e, pur di accelerare i tempi, lavorare in notturna. Stiamo arrivando ad un passo dalla Spv e il casello ci vincola. Bisogna darsi una mossa».
Il cronoprogramma, consegna a fine marzo 2024
Dalla Brescia-Padova, la società che gestisce il tratto dell'autostrada A4, hanno già evidenziato che stanno facendo «tutto il possibile per consegnare il casello entro fine anno, mentre i tempi di consegna programmati erano entro i primi mesi del 2024». Dialogo costante anche con Rfi «per limitare al massimo anche gli interventi legati al cantiere Tav che passa vicino al nuovo casello». E la società conferma che ora «la data prevista di consegna è fine marzo 2024, ma l'impegno è cercare di anticipare sebbene riuscire entro il 2023 sarà difficile». Ma va ricordato che era il 10 febbraio 2020 quando venne annunciato il cronoprogramma, 1.440 giorni in totale, dal direttore dei lavori dell'infrastruttura, Enrico Luigi Arini, e da Andrea Passerini capo commessa esecuzione per la società Autostrada Brescia-Padova in un incontro in municipio a Montecchio: l'apertura al traffico anche della connessione fra casello e Spv era prevista a fine 2023. Un anno dopo, cioè nel febbraio 2021, era stata la stessa A4 Holding a confermare che il casello sarebbe stato aperto a marzo 2023, in pratica 3 mesi fa. Così però non è stato.