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Arcugnano

«Ustionato dall’estetista» durante una pedicure. Sarà risarcito con 100 mila euro

Il dramma di un pensionato di Arcugnano, diabetico a sua insaputa, che ha subito parziali amputazioni ai piedi
Il dramma di un pensionato di Arcugnano, diabetico a sua insaputa, che ha subito parziali amputazioni ai piedi dopo una pedicure
Il dramma di un pensionato di Arcugnano, diabetico a sua insaputa, che ha subito parziali amputazioni ai piedi dopo una pedicure
Il dramma di un pensionato di Arcugnano, diabetico a sua insaputa, che ha subito parziali amputazioni ai piedi dopo una pedicure
Il dramma di un pensionato di Arcugnano, diabetico a sua insaputa, che ha subito parziali amputazioni ai piedi dopo una pedicure

Era rimasto invalido dopo un pediluvio; l’estetista è stata condannata a risarcirlo. Lo ha stabilito il tribunale civile di Vicenza, con il giudice Eloisa Pesenti - dopo che quello penale aveva assolto la professionista accusata di lesioni “perché il fatto non costituisce reato” - che ha stabilito che il “Centro di estetica estemporanea” di Serena Luise, con sede ad Arcugnano, rimborsi con 86 mila euro oltre a 14 mila di spese un pensionato di 79 anni, di Arcugnano (di cui non citiamo il nome per la privacy sanitaria). Accolta quindi la richiesta degli avv. Stefano Dato e Andrea Bortolotto; l’estetista, tutelata dall’avv. Leonardo Pasetto, potrà ricorrere in Appello.

Ustionato dal pedicure dell'estetista: perde sei dita dei piedi

I fatti avvennero nel gennaio 2018. Il pensionato vicentino prima era rimasto seriamente ustionato dall’acqua bollente versata in un catino, e poi aveva dovuto subire l’amputazione di sei dita dei piedi oltre ad un delicato intervento di ricostruzione. Da quanto emerso nel corso della causa civile, nel corso della quale sono stati ascoltati alcuni testimoni per fare chiarezza, il cliente si era recato da Luise già altre volte, senza avere problemi; in quell’occasione, però, l’acqua per il pedicure era stata scaldata con un bollitore e probabilmente la temperatura era più alta. 

Non solo: il cliente soffriva di una forma di diabete di cui non era a conoscenza, che aveva fatto sì che non avesse avvertito il bruciore ai piedi. La sua malattia, però, non è stata ritenuta elemento discriminante: secondo il consulente del tribunale, infatti, sarebbe rimasto ustionato chiunque.

Era stata versata dell’acqua bollente nel catino

Luise è una professionista nota e riconosciuta per le sue capacità, stimata dalla numerosa clientela. Quel giorno, il pensionato si era seduto mettendo i piedi in una vaschetta per iniziare con un pediluvio. Poi erano seguite le altre attività di pulizia e di cura. Era stata versata dell’acqua calda nel catino; in breve i piedi avevano cambiato colore e la stessa titolare si era spaventata, rendendosi conto che il cliente aveva subito delle ustioni. Fu contattata la moglie del cliente che lo portò dal medico e subito dopo al pronto soccorso. I sanitari si resero immediatamente conto che l'uomo aveva subito delle ustioni: furono accertate di secondo grado su entrambi i piedi e il vicentino venne ricoverato. Non solo: a causa proprio delle ustioni, il pensionato era stato costretto a subire l’amputazione di quattro dita del piede destro e di altre due del sinistro. 

 

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Gli interventi chirurgici subiti dal pensionato di Arcugnano

Inoltre, gli erano stati praticati altri interventi chirurgici di ricostruzione, con prelievo di pelle dalle gambe, e relativo innesto sui piedi. Complessivamente, gli erano serviti dei mesi per guarire; e da allora fatica a camminare. La colpa dell’estetista, secondo i giudici, fu di non avere controllato la temperatura dell’acqua, che era sicuramente anomala, causando così le gravi lesioni al suo cliente, la cui vita da allora è cambiata. 

Diego Neri

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