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Grisignano di Zocco

Morto travolto dal treno. Le cuffiette vicino al corpo del giovane

Alla stazione di Grisignano il Suem 118 e gli agenti della Polfer
Alla stazione di Grisignano il Suem 118 e gli agenti della Polfer
Alla stazione di Grisignano il Suem 118 e gli agenti della Polfer
Alla stazione di Grisignano il Suem 118 e gli agenti della Polfer

Forse una disattenzione. Sicuramente un azzardo. A costare la vita al giovane cittadino albanese di 23 anni che venerdì pomeriggio, intorno alle 17, è stato investito da un Eurocity alla stazione di Grisignano, è stata infatti la decisione di attraversare i binari invece di prendere il sottopasso ferroviario come avevano fatto gli altri passeggeri che con lui erano appena scesi da un regionale. Con ogni probabilità il ragazzo aveva deciso l’attraversamento per prendere una scorciatoia verso casa. L’abitazione della sua famiglia dista solo poche centinaia di metri dai binari.

A poca distanza dal corpo del giovane, durante le operazioni di soccorso, è stato rinvenuto il suo telefono cellulare e il filo con gli auricolari. Non è dunque da escludere l’ipotesi che stesse camminando ascoltando la musica e quindi senza avvertire il rumore dell’Eurocity che lo ha travolto. Il convoglio aveva lasciato la stazione di Venezia Santa Lucia per raggiungere, poi, in serata la Svizzera.

 

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Del drammatico investimento è stato immediatamente avvisato il pubblico ministero di turno, Alessia La Placa, che sta valutando l’ipotesi di aprire un fascicolo d’inchiesta decidendo quindi di svolgere degli approfondimenti legati in particolare alla velocità alla quale stava transitando l’Eurocity nel corso dell’attraversamento della stazione di Grisignano. A quanto pare, però, quella tipologia di treno potrebbe viaggiare, lungo quel tratto, anche oltre i cento chilometri orari. Il convoglio sarebbe infatti dotato di un regolatore di velocità in grado di segnalare, con avvertimenti sonori, un eventuale superamento del limite massimo di andatura.

Venerdì pomeriggio sul luogo del drammatico incidente sono giunti, in una manciata di minuti, i soccorritori del Suem 118 e gli agenti della Polfer, coordinati dal sostituto commissario Claudio Spinato. La scena che si è mostrata è ai loro occhi è stata straziante. Solo in serata sarebbe stato possibile risalire con certezza all’identità della vittima dando la notizia della sua scomparsa ai genitori, caduti in uno stato di choc profondo.

Il giovane stava regolarizzando la sua posizione dal punto di vista amministrativo e pare fosse prossimo a ottenere il permesso di soggiorno. I genitori si troverebbero nel nostro Paese già da alcuni anni. Una famiglia dunque inserita e senza apparenti problematiche. Una situazione, personale e familiare, che avrebbe immediatamente escluso l’ipotesi che il ragazzo avesse scelto di attraversare i binari per compiere un gesto estremo. La decisione, nella sua tragicità, sarebbe invece più banale. Forse per accorciare la strada che lo separava da casa, il 23enne aveva voluto tentare l’azzardo di superare i binari “tagliando” il sottopassaggio pedonale. Probabilmente lo aveva fatto con le cuffiette del cellulare nelle orecchie non sentendo l’arrivo dell’Eurocity.

 

Matteo Bernardini

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