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MONTICELLO CONTE OTTO

La storica bibliotecaria Gilberta Pezzin in corsa per diventare sindaco

È la candidata di “Monticello che vorrei”. «Mi appassiona da sempre lavorare per i cittadini»
GIlberta Pezzin è in corsa per la carica di sindaco BILLO
GIlberta Pezzin è in corsa per la carica di sindaco BILLO
GIlberta Pezzin è in corsa per la carica di sindaco BILLO
GIlberta Pezzin è in corsa per la carica di sindaco BILLO

Anche il centrosinistra è della partita elettorale a Monticello. La lista civica “Monticello che vorrei” rompe gli indugi e candida a sindaco Gilberta Pezzin, 64 anni. Da sempre “la bibliotecaria” – dal 1980 fino alla pensione nel 2022 – è stata istruttore direttivo dal 2002 e più volte componente della commissione tecnica della rete bibliotecaria provinciale fino alla realizzazione dell’attuale Rete delle biblioteche vicentine. Sposata, ha due figli ed è nonna di due nipoti, canta nel coro femminile Cantamarilli fin dalla fondazione. 

Alla guida della biblioteca

«Quarantadue anni alla guida della biblioteca comunale mi hanno incoraggiata: mi sono resa conto di quanto quel lavorare al servizio dei cittadini, che mi ha appassionato per tutti questi anni, potrei continuare a farlo in questo nuovo ruolo. Voglio bene al paese in cui sono nata, cresciuta e ho sempre lavorato a contatto con la comunità - sono le parole della candidata -. Ancora di più mi stimola e mi rassicura il gruppo di brave e validissime persone che lavorano con entusiasmo e competenza al progetto. Amministrare significa andare verso i bisogni della comunità, incontrandola e ascoltandola». 

Il senso della comunità

Per Pezzin, «la comunità non si può progettare perché è una forma sociale che risulta da aggregazioni varie. Possiamo però cercare di creare un ambiente adatto a fornire degli stimoli che portino a generare incontri». Perciò punta alla creazione di infrastrutture sociali di qualità. «Piazze, biblioteche, negozi, bar, zone chiuse al traffico intorno alle scuole generano spazi che favoriscono le relazioni», aggiunge. 

«Pensiamo poi a tutti i cittadini e cittadine che sono soli. Più di un quarto della nostra popolazione ha più di 65 anni. Per molti anziani poter frequentare abitualmente un luogo di aggregazione significa anche incontrare persone di altre generazioni, sentirsi utili ed essere aiutati». 

I beni comuni

Il nuovo volto di “Monticello che vorrei” guarda poi ai beni comuni «che devono essere ben progettati. Ad esempio si può ripensare del tutto o in parte l’utilizzo del bellissimo teatro Roi, del quale un’oculata sinergia tra parrocchia e comune potrebbe potenziare di molto l’offerta culturale», evidenzia. «Si può immaginare una scuola più aperta, dove le aule vuote il pomeriggio possano accogliere i ragazzi, veder fiorire attività extrascolastiche, ricreative, artistiche, aver cura di non lasciare soli né i giovani in difficoltà né le loro famiglie. A Monticello non c’è un solo spazio pensato e strutturato per gli adolescenti, a esclusione di quelli parrocchiali». 

Non manca, infine, l’attenzione verso l’ambiente

«Il cambiamento climatico è un problema urgente da risolvere con consapevolezza e lungimiranza. I Comuni lo possono affrontare in sinergia – chiosa la candidata - perciò serve un dialogo tra amministrazioni per cooperare nella progettazione di strategie e strutture innovative volte ad affrontare l’emergenza acqua e aria».
Pezzin si presenterà alla comunità sabato, dalle 9, nella nuova sede di “Monticello che vorrei” al civico 8 di via Fogazzaro.

Marco Billo

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