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ALTAVILLA

«Dimissioni definitive». Il sindaco Dalla Pozza non cambia idea

Crisi a pochi mesi dalla scadenza. «Non ho voluto andare in consiglio e dare visibilità a chi mi ha sempre remato contro»
Dimissioni definitive per il sindaco Carlo Dalla Pozza ARCHIVIO
Dimissioni definitive per il sindaco Carlo Dalla Pozza ARCHIVIO
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Altavilla va verso il commissariamento: Carlo Dalla Pozza non ha ritirato le dimissioni. Ci ha pensato per quasi 20 giorni ma, alla fine, il sindaco ha deciso di non ritornare sui suoi passi. E conferma la sua decisione di rinunciare alla carica di primo cittadino. Dopo la presentazione della mozione di sfiducia da parte delle minoranze, il 29 dicembre, e le dimissioni del sindaco, il 5 gennaio, era nell’aria un ulteriore passo. E davanti c’era un bivio: o il ritiro delle dimissioni, andando di conseguenza in consiglio comunale per la discussione della sfiducia, oppure il mantenimento della decisione. 

La scelta

«Ho deciso di uscire di scena - spiega Dalla Pozza -. Non ho alcuna intenzione di lasciare il palcoscenico, cioè la discussione in consiglio, a chi per quattro anni e mezzo, nell’ombra e nella luce, ha sempre cercato di farmi cadere. Addirittura qualcuno fin dal primo giorno della mia elezione. Vorrei davvero ringraziare la mia giunta e i miei consiglieri che hanno fatto quadrato intorno a me. A loro va il mio grazie per il grande lavoro che hanno fatto in questi anni e il grande impegno. Sinceramente capisco le loro ragioni ma a questo punto loro devono capire le mie». È pacato Carlo Dalla Pozza, lo è sempre stato, ancora di più in queste ore durante le quali ha preso la decisione definitiva, e sta già pensando al futuro. «Mi dedicherò alla famiglia e a nuovi “arrivi” al suo interno» aggiunge riferendosi al fatto che diventerà nonno per la seconda volta.

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L’evoluzione 

Si chiude anzitempo, quindi, il quinquennio amministrativo. Ma era già da alcuni mesi, novembre per la precisione, che i mal di pancia nella maggioranza si facevano sentire. Ed era stato proprio il sindaco a decidere di ritirare le deleghe all’assessore esterno, quindi non eletto, Rossella Zatton vista la commistione tra l'azione amministrativa, che fino alla fine è rimasta “civica”, e quella politica derivante dall'adesione di Zatton a Fratelli d'Italia. Pochi giorni dopo erano arrivate le dimissioni di un secondo assessore, Roberto Scapin anche lui di FdI, che era passato nel Gruppo misto.

Poco prima di San Silvestro era stata protocollata la mozione di sfiducia firmata dai consiglieri Francesco Albera, Silvia Burò, Elvio Righetto, Elisa Articci, Giulia Busato, Alessio Canale, Massimo Conforto, Alessandro Ugone e lo stesso Scapin. Documento che doveva essere discusso ed approvato, o respinto, durante la seduta consiliare. Consiglio che, stando al regolamento, doveva essere convocato entro 30 giorni.

Ma a sparigliare le carte ci ha pensato il primo cittadino che il giorno prima dell’Epifania ha deciso di dimettersi. In questo caso Dalla Pozza, sempre secondo il regolamento, aveva 20 giorni di tempo per ritirarle. In questo arco di tempo i suoi assessori e consiglieri Cora Pellizzari, Francesco Centofante, Danilo Grignolo, Alessia Tomasi, Giuliano Pesavento, Federica Cestonaro e Gianfranco Fin gli hanno chiesto, anche ufficialmente, di ripensarci e cambiare idea. Avrebbe dovuto farlo entro domani, ma così non è stato. 

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L’epilogo 

Da domani, quindi, non ci saranno più sindaco, giunta e consiglio comunale. Sicuramente tutte le forze politiche scenderanno in campo per una campagna elettorale che si prospetta lunga e combattuta. E a governare, con la cosiddetta “amministrazione ordinaria”, arriverà un commissario che sarà nominato dal prefetto. Commissario che traghetterà il Comune verso nuove elezioni, previste a giugno. Ma sul tavolo, in questi lunghi quattro mesi, rimarranno temi e opere importanti per il futuro di Altavilla come la questione della linea della Tav, il cantiere della scuola primaria Anna Frank, la situazione idraulica fra le vie Morosini e San Damiano, il viadotto della A4 e il distretto del commercio.

Antonella Fadda

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