Lutto nella comunità di Camisano per la prematura scomparsa di Silvia Polato, 45 anni, consigliera comunale, molto conosciuta e ben voluta in paese, deceduta giovedì mattina all’ospedale di Vicenza dopo una lunga malattia.
Donna solare e dal sorriso contagioso, Polato sedeva tra i banchi del consiglio comunale a partire dal 2014, in minoranza prima e in maggioranza durante l’attuale mandato, con la delega alle contrade e al volontariato. Due ambiti che la camisanese conosceva bene, essendo sempre stata molto attiva nel volontariato e vicina al mondo delle contrade del paese: da diverse edizioni, infatti, presentava con passione e allegria l’annuale appuntamento del Palio delle contrade di Camisano collaborando attivamente all’organizzazione.
«La notizia della morte della consigliera comunale Silvia Polato ci ha colto impreparati - le parole di Renzo Marangon, sindaco di Camisano, a nome anche di tutta l’amministrazione -. Non si è mai pronti a lasciar andare un’amica, una collega e una persona speciale, come è stata per noi Silvia. La nostra collaborazione amministrativa è durata quasi 10 anni, prima in minoranza e ora in maggioranza. Anche nell’ultimo periodo, per lei molto difficile, pensava al suo ritorno in giunta e alle prossime elezioni. Una donna dal carattere forte, sempre pronta a combattere le sue battaglie personali con il sorriso e grande determinazione. Una persona presente nelle associazioni del territorio di cui si sentiva parte attiva, soprattutto nella manifestazione storica del Palio, che ha presentato con orgoglio per anni».
Una grossa perdita, dunque, per tutta la comunità camisanese, e che «lascia un grande vuoto nel gruppo - conclude il sindaco - e tra tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerla».
Il funerale è previsto nella chiesa parrocchiale di Camisano, lunedì, alle 15. Parenti e amici si stringeranno attorno al marito Roberto, alla mamma Gigliola, alla sorella Sonia e ai nipoti. Alla cerimonia prenderà parte anche una nutrita componente dell’Azione cattolica diocesana, per la quale Silvia si era spesa con impegno e passione dedicando parte del suo tempo all’educazione dei giovani. «Una persona davvero in gamba», la ricordano gli amici di Ac.