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I dati

Vola il turismo nel Vicentino. Ed è record in Altopiano

di Cinzia Zuccon
Oltre 317mila gli arrivi da gennaio a maggio, un terzo in più rispetto al 2022. Confcommercio: «Sia operativa quanto prima una nuova Fondazione»
Turisti in centro ad Asiago (foto d'archivio)
Turisti in centro ad Asiago (foto d'archivio)
Turisti in centro ad Asiago (foto d'archivio)
Turisti in centro ad Asiago (foto d'archivio)

Nei primi cinque mesi del 2023 gli arrivi e le presenze di turisti nel Vicentino sono in crescita a doppia cifra e superano anche i dati pre-pandemia, specie sull'Altopiano di Asiago; rispetto al 2019 mancano all'appello tanti stranieri, ma nei numeri non è un problema perché i turisti arrivano a visitare la nostra provincia da tutta Italia. Un momento da sfruttare, ha detto il presidente di Confcommercio Vicenza Nicola Piccolo, anche avviando al più presto la Fondazione per il turismo in Camera di commercio.

Gli arrivi

Tra gennaio e maggio, secondo i dati forniti dalla Regione, gli arrivi nel Vicentino sono stati il 31,7 per cento in più rispetto ai primi 5 mesi del 2022. In totale sono stati 317.023 e superano (pur se solo di 519) anche quelli registrati nello stesso periodo del 2019, quando però le presenze (ovvero i giorni di pernottamento) erano state 17.983 in meno. In questa prima parte dell'anno le presenze tra città e provincia sono state ben 794.269, il 20 per cento in più rispetto all'analogo periodo dello scorso anno. Il trend positivo riguarda anche l'Altopiano di Asiago dove a fine maggio gli arrivi sono stati 37.748, il 17,6 per cento in più dei primi cinque mesi dell'anno scorso, ma l'incremento rispetto a prima della pandemia è stato da record: +34,6 per cento.

In tutto il Veneto sono molto buoni i dati che riguardano l'occupazione delle stanze nelle città d'arte, ma anche nelle località di montagna. «I conti si fanno però alla fine - ha commentato Piccolo - sia per quanto riguarda le città, sia per la montagna, e in particolare l'Altopiano, considerato che qui istituzioni e operatori hanno lavorato molto bene anche per prolungare la stagione ben oltre le classiche settimane di piena estate».

Più italiani

Gli italiani doppiano abbondantemente gli stranieri sia nelle presenze (544.019 contro i 250.250) che negli arrivi: 241.392 italiani e 102.631 turisti da oltre confine. Nel 2019 però gli stranieri arrivati a visitare Vicenza e la provincia erano stati oltre 20 mila in più, un divario che fortunatamente gli italiani hanno abbondantemente colmato.

La Fondazione

Ma la fortuna c'entra fino ad un certo punto; il presidente di Confcommercio Vicenza in una nota ha commentato così: «I numeri dimostrano che gli italiani stanno riscoprendo le mete nazionali, ma anche che la nostra provincia sta migliorando il proprio appeal turistico in generale. Il Vicentino può rispondere a diversi target grazie alla straordinaria offerta di città d'arte e borghi, alla possibilità di immersione nella natura, sia in montagna che nelle zone collinari, fino all'opportunità di scoprire il grande patrimonio enogastronomico locale, valorizzato dalla ristorazione. Essendo poi vicina ad altri importanti poli di attrazione del Veneto, è anche un'ottima base per scoprire la nostra regione. Si tratta dunque - ha concluso il presidente Piccolo - di fare un grande lavoro di promozione per di valorizzare i nostri punti di forza e in questo senso l'auspicio è che quanto prima sia resa operativa la futura Fondazione che si intende avviare alla Camera di commercio di Vicenza».

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