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Mussolente

Tagliano gli alberi per l'assalto all'azienda orafa: uno finisce su un'auto in corsa, 30enne miracolata

L'auto schiacciata dal crollo della pianta
L'auto schiacciata dal crollo della pianta
L'auto schiacciata dal crollo della pianta
L'auto schiacciata dal crollo della pianta

Per dinamica e preparazione poteva essere ricordato come il colpo dell’anno: i banditi avevano calcolato tutto. Peccato che si siano dimenticati di controllare le previsioni del tempo. L’assalto al caveau di un’azienda orafa ai confini tra il Vicentino e il Trevigiano, l’atra notte, è saltato proprio perché il maltempo, con il forte vento che ha colpito le zone di Mussolente e San Zenone degli Ezzelini, ha fatto cadere su un’auto di passaggio uno dei tre alberi che i malviventi avevano preventivamente segato con l’obiettivo di farli piombare sulla carreggiata solo a colpo avvenuto, per bloccare l’intervento delle forze dell’ordine. L’arrivo dei soccorsi, giunti a Mussolente per salvare la conducente rimasta intrappolata nell’abitacolo, ha fatto saltare i piani dei banditi, che avevano già rubato nei dintorni un furgone, due muletti e un escavatore da usare come ariete. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Castelfranco e Bassano. 

L’incidente Erano le 2.50 di ieri notte. Elisa Gamba, trentenne di Asolo, procedeva verso il Trevigiano alla guida della sua Mercedes Classe B sulla statale Schiavonesca Marosticana. Nel territorio di Mussolente, sull’auto è crollato un albero di grosse dimensioni. La pianta era stata segata poco sopra la radice e lasciata in equilibrio. Il forte vento però l’aveva fatta barcollare e sbilanciare fino alla rovinosa caduta in strada. Il boato ha allertato i residenti della zona, che hanno subito dato l’allarme. I pompieri di Bassano, insieme al 118 sono intervenuti liberando la ragazza che è stata condotta al pronto soccorso del San Bassiano. Per fortuna ha riportato soltanto lesioni lievi. 

L’allarme  Le sirene dei soccorritori devono aver messo in allarme i banditi che, evidentemente prossimi a mettere a segno un colpo in un’azienda orafa della zona, sono stati costretti a darsela a gambe. L’assalto al caveau era stato pianificato nei dettagli: altre due grosse piante erano state tagliate nello stesso modo a circa un chilometro di distanza, precisamente in zona Ca’ Bembo a San Zenone degli Ezzelini, in territorio trevigiano. Una di queste, sempre per il vento, è caduta sulla strada, bloccandola. I vigili del fuoco di Asolo hanno subito capito che gli alberi erano stati tagliati con una motosega e hanno chiamato i carabinieri. 

Le indagini Si è scoperto che quella stessa sera, in due ditte della zona, la 2.0 Prefabbricati e la Predil Srl, entrambe con sede in via San Martino, a San Zenone, erano stati rubati un escavatore, due muletti e un furgone. L’ipotesi è che questi mezzi servissero ai banditi per un attacco a una ditta orafa. Anche perché nella stessa zona, nei giorni precedenti, sarebbero stati denunciati tentativi di intrusione in aziende del settore: tentativi che forse facevano parte di un piano per testare gli impianti antifurto e i tempi di reazione. Il taglio degli alberi lungo la strada principale che collega il Vicentino con il Trevigiano sarebbe quindi stato effettuato per bloccare l’arrivo delle forze dell’ordine, una volta che l’allarme fosse scattato, e guadagnare tempo prezioso per mettere a segno il colpo e darsi alla fuga. Il maltempo però ha mandato all’aria i piani dei banditi. E l’altra grande consolazione è che l’automobilista centrata in pieno dall’albero se la sia cavata con poche lesioni: poteva andarle davvero peggio.  

Francesca Cavedagna

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