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Rotzo

Salvo l'anziano perso nei boschi: «Ho preferito scendere a valle, camminato tutta la notte»

La centrale operativa allestita al Rifugio Campolongo
La centrale operativa allestita al Rifugio Campolongo
La centrale operativa allestita al Rifugio Campolongo
La centrale operativa allestita al Rifugio Campolongo

Si è conclusa nei migliori dei modi la disavventura dell’82enne bresciano Franco Vicini Chilovi, scomparso da località Campolongo di Rotzo venerdì mattina e ritrovato poco prima di mezzogiorno di ieri, quando si è presentato all'agriturismo Al Cucco a Valdastico, chiedendo aiuto e di poter utilizzare il telefono per chiamare la moglie.

L’uomo è salito venerdì mattina con figli e nipoti a Campolongo per fare una passeggiata e poi pranzare all’omonimo rifugio. Poco prima delle 11, ha detto ai familiari che si sarebbe diretto sul sentiero che si inoltra nel bosco, mentre gli hanno proseguito lungo la strada bianca, dandosi appuntamento poco più avanti, venti minuti più tardi. Invece da quel momento di Chilovi non si sono più avute notizie fino a ieri mattina.

 

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Quando la famiglia ha dato l’allarme, preoccupata anche della cardiopatia e dalle altre problematiche di cui il pensionato è affetto, si è messa in moto l’imponente macchina delle ricerche, avviate dalle 14 di venerdì, proseguite fino a notte fonda e riprese ieri all’alba con circa 90 i soccorritori. E poco dopo le 9 di ieri mattina, l’uomo si è presentato all’agriturismo Al Cucco, in frazione Lucca del Comune di Valdastico, dopo aver percorso 8 chilometri e mille metri di dislivello, rimanendo all'addiaccio per circa 20 ore. Dal ristorante l’uomo ha contattato la moglie, che a sua volta ha avvisato il nipote, recatosi nella centrale operativa avanzata allestita al rifugio Campolongo. Carabinieri e ambulanza del Suem di Santorso hanno quindi raggiunto Vicini Chilovi per trasportarlo all’ospedale, dove è stato ricoverato in osservazione.

Ai soccorritori l’uomo ha spiegato di aver perso l’orientamento e aver proseguito per il bosco fino ad arrivare alla strada della Cinghella, nota agli amanti della mountain bike.
«Essendo ripida, temevo di non riuscire a risalirla per arrivare a qualche luogo abitato, quindi ho preferito scendere - ha raccontato ai soccorritori Vicini Chilovi -. Nonostante il buio sono riuscito a seguirla piano piano, fermandomi più volte per riprendere le forze. Verso mattina ho sentito il rumore di traffico e ho capito di essere in salvo. Poco dopo ho visto l’agriturismo e la traversia si è conclusa».

La scomparsa di Vicini Chilovi ha mobilitato una novantina di persone, che si sono radunate a Campolongo tra venerdì sera e sabato mattina. Per organizzare al meglio le ricerche sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Asiago e di Vicenza, anche con drone e un elicottero, assieme a personale del soccorso alpino da tutta la delegazione Prealpi Venete e dalla delegazione speleologica nonché il soccorso alpino della guardia di finanza con due elicotteri provenienti da Bolzano, la protezione civile, i carabinieri forestali, la polizia locale di Roana e unità cinofile.

 

Gerardo Rigoni

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