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BASSANO

Rai, si potenzia il trasmettitore di Monte Venda

Il ministero ha indicato una serie di interventi per riportare il segnale nelle aree della pedemontana tuttora non coperte
Segnale Rai: ancora problemi nel Bassanese
Segnale Rai: ancora problemi nel Bassanese
Segnale Rai: ancora problemi nel Bassanese
Segnale Rai: ancora problemi nel Bassanese

Uffici del ministero delle Imprese e del Made in Italy al lavoro per riportare la Rai sugli schermi televisivi di quelle zone del Veneto dove ancora oggi non si vede nulla. Gli uffici del ministero, infatti, si apprende dall’Agenzia Dire, hanno «intrapreso azioni concrete per affrontare la carenza di ricezione» lamentata ormai da oltre nove mesi nelle zone pedemontana veneta e trevigiana. 

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In particolare, il ministero ha inviato alla Rai «una serie di soluzioni individuate dagli ispettori locali finalizzate a garantire l'accesso al servizio pubblico radiotelevisivo su tutto il territorio», come ha spiegato in commissione alla Camera, il sottosegretario Fausta Bergamotto in risposta all'ennesimo pressing della Lega.

In particolare, in un'audizione della Rai al ministero, l'azienda di viale Mazzini ha esposto uno piano per «attenuare le difficoltà di ricezione su alcune zone del Veneto». Tra queste, il potenziamento del trasmettitore sul Monte Venda per le aree di trasmissione verso nord est e nord ovest, e il potenziamento degli impianti a quote medio basse sul margine delle Prealpi con irradiazione verso sud.

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È prevista anche l'attivazione di «Gap filler opportunamente ubicati in aree attualmente non perfettamente servite dall'attuale configurazione della rete». Poi ci sarà il passaggio al nuovodigitale terrestre Dvbt2 entro settembre. Bergamotto ha ricordato che, in virtù del contratto di servizio, la Rai è tenuta alla «copertura integrale della popolazione» via etere, cavo e satellite, quindi per le zone non coperte dal digitale terrestre viene usata piattaforma gratuita tvsat «anche fornendo smart card senza costi aggiuntivi per utenti che ne facciano richiesta». Infine, anche gli enti possono chiedere l'autorizzazione ad attivare ripetitori per far arrivare il segnale tv dove non c'è. 

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