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Bassano

Lega, Forza Italia e Dc: alleanza per il centro

Presentata una coalizione che deve ancora esprimere il candidato sindaco (ballottaggio Finco-Scotton), ma mira a isolare Fratelli d'Italia
Segretari locali: G. Battista Sandonà (Dc), Mariano Scotton (Forza Italia) e Andrea Viero (Lega)
Segretari locali: G. Battista Sandonà (Dc), Mariano Scotton (Forza Italia) e Andrea Viero (Lega)
Segretari locali: G. Battista Sandonà (Dc), Mariano Scotton (Forza Italia) e Andrea Viero (Lega)
Segretari locali: G. Battista Sandonà (Dc), Mariano Scotton (Forza Italia) e Andrea Viero (Lega)

Centrodestra: l'alleanza, la rottura e l'assenza. L'alleanza elettorale vede seduti al tavolo, ieri in saletta Angarano, Mariano Scotton, Andrea Viero e Giovanni Battista Sandonà, rispettivamente segretario di Forza Italia, Lega e della rinata Democrazia Cristiana-Popolari per Bassano. La rottura è quella che si consuma con Fratelli d'Italia dopo mesi di frizioni in consiglio comunale e un tira e molla sui nomi che finora ha impedito di designare un candidato sindaco unitario. L'assenza illustre è quella del sindaco Elena Pavan «che - parole di Viero - oggi non c'è ma è e resta un nome della Lega». Per ora.

Nel frattempo, domani è stato convocato un vertice in provincia con il segretario regionale del Carroccio, Alberto Stefani, e i rappresentanti dei diversi partiti dell'area: si proverà a ricucire ma intanto FdI, entrato nella campagna per fare la parte del leone con il suo 30% abbondante di consensi, in questo momento è isolato. E irritato.«Siamo un laboratorio aperto - ha dichiarato Viero - e non abbiamo preclusioni per nessuno. Siamo in contatto coi nostri vertici regionali che ci lasciano ampio spazio per operare in autonomia». E Fratelli d'Italia non c'è. C'è invece una coalizione «dalla quale - afferma Scotton - è pronto a nascere il grande centro. Puntiamo sulla competenza, sull'essere moderati, sul buonsenso». Per Sandonà «a volte, prima di ricomporre, bisogna scomporre». Questo sul versante delle dichiarazioni. Tra i motivi d'interesse, però, anche lo spostamento della Lega al centro dello schieramento. Con il vicepresidente del consiglio regionale, Nicola Finco, che di fronte alla sorpresa per l'addio a FdI precisa: «La Lega non è in senso stretto di destra, è un partito legato al territorio, che vuole governare con saggezza e sa dialogare con tutti».

Tutti, fino a dove? Sicuramente fino a Italia Viva e ai gruppi centristi che si riconoscono nella candidatura di Gianni Castellan, ma non sono esclusi contatti con Bassano Passione Comune. Lista che (lo si dice sottovoce), si è accasata in tutta fretta col Pd, ma se cambiasse idea, soprattutto in un ipotetico secondo turno, potrebbe trovare spazio.

Quanto alle candidature a sindaco, si è ancora al punto di partenza. Scotton usa la metafora calcistica per definirsi «il centravanti del mio partito», ma immediatamente dopo precisa di non indossare più «solo la maglia numero 9, ma anche la numero 10 del regista». Traduzione: dopo l'investitura non c'è stata una dis-investitura ufficiale, solo l'assegnazione di un secondo compito. Questo perché la capacità della neonata coalizione di sfondare tra i moderati dipenderà molto dal nome scelto. Ecco allora che Finco, più connotato politicamente potrebbe attrarre a sé tutto il voto leghista ma potrebbe faticare oltre i confini del partito, mentre Scotton sposterebbe la coalizione più al centro, arrivando forse a raccogliere qualcosa anche nel campo del centrosinistra. Poi, c' è l'incognita Pavan. Assente ieri e per come la descrivono persone a lei vicine, non certo entusiasta della mossa dei tre alleati, in questo momento con la sua lista è più vicina a FdI che alla Lega. E così il panorama elettorale cittadino potrebbe subire un altro sconquasso.

Lorenzo Parolin

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