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Verso le elezioni

Finco: «Progetti ambiziosi per Bassano». Scotton e Viero a rischio ritiro deleghe

Ufficializzata la candidatura del leghista anche con FI , Dc e Italia Viva Pavan riflette se tenere in giunta gli assessori “nemici”
L’ufficializzazione, da sinistra: Castellan, Stefani, D’Agrò, il candidato sindaco Finco, Viero e Scotton CECCON
L’ufficializzazione, da sinistra: Castellan, Stefani, D’Agrò, il candidato sindaco Finco, Viero e Scotton CECCON
L’ufficializzazione, da sinistra: Castellan, Stefani, D’Agrò, il candidato sindaco Finco, Viero e Scotton CECCON
L’ufficializzazione, da sinistra: Castellan, Stefani, D’Agrò, il candidato sindaco Finco, Viero e Scotton CECCON

Da ieri è ufficiale: Nicola Ignazio Finco, nome di spicco del Carroccio bassanese e vicepresidente del Consiglio Regionale, sarà il candidato sindaco dell'inedita coalizione di “grande centro” andata formandosi in queste settimane a Bassano. Un campo largo che mette insieme Lega, Forza Italia, Democrazia Cristiana-Popolari per Bassano e ora anche il circolo bassanese di Italia Viva. Restano invece fuori Fratelli d'Italia e il primo cittadino leghista uscente Elena Pavan, pronta a per un secondo mandato e di cui Finco, nella campagna elettorale di cinque anni fa, era stato il padrino politico.

Alleati e non

«Nulla di personale contro di lei», hanno dichiarato il candidato fresco di investitura e il segretario regionale della Lega Alberto Stefani. «Per Elena le porte sono sempre aperte – ha spiegato Finco – e con lei continuo ad avere un rapporto di stima». «Con Fratelli d'Italia non c'è nessun problema. Quanto a Pavan, sono state prese in considerazione tutte le disponibilità - ha ripreso Stefani - ma Nicola è stato scelto all'unanimità da questo gruppo perché più confacente agli obiettivi della città, alla quale la sua figura può dare una marcia in più. Non è da tutti rinunciare a una carica di prestigio in Regione per assumersi la responsabilità oggi richiesta a un sindaco». 

Il programma

«Bassano è la mia città e qui vent'anni fa è iniziata la mia esperienza politica», ha ricordato l’interessato, che ha indicato i temi principali del suo programma: sociale (con attenzione particolare agli anziani e al tema case di riposo), viabilità (con il rafforzamento dell'asse nord-sud e il completamento dell'iter del Piano Mar), teatro, sanità e ospedale cittadino, «su cui a nostro avviso a Bassano è in atto un depotenziamento - ha dichiarato -. È invece necessario poter contare su apicalità, investimenti, così da attrarre professionisti dall'esterno».

Finco ha poi parlato della coalizione attorno alla sua candidatura: «È un progetto ambizioso, non nasce su personalismi e speriamo possa essere replicato. Abbiamo fatto crescere un'affinità tra queste forze politiche». Hanno quindi ufficializzato il loro passo “indietro” o “di lato” anche il candidato “pro tempore” di Italia Viva, l'ex sindacalista Gianni Castellan, e l'assessore uscente allo sport Mariano Scotton, proposto per la poltrona di primo cittadino da Forza Italia appena qualche settimana fa

Pavan irritata 

E il sindaco uscente? Amareggiata a dir poco, mentre si accinge a partire per Mostar, dove ufficializzerà il gemellaggio con Bassano, Elena Pavan ha affidato le proprie considerazioni a un lungo post sui social. «Ogni mattina - ha scritto - arrivo in Municipio con la determinazione del primo giorno del mio insediamento e immutate motivazioni: impegnarsi senza sosta, concentrarsi sui progetti, guardare al bene della comunità, di ogni persona che la compone. Le persone sono importanti, per me sono il valore più profondo. I loro sogni, i progetti, le aspettative, la fiducia, l’impegno in famiglia, nel lavoro e nei tanti ambiti cui si dedicano».

Poi la stoccata a chi si è appena staccato dall’alleanza: «In questi anni ho sempre portato rispetto per tutti: per la Giunta, per il Consiglio, per i colleghi Sindaci, per gli interlocutori istituzionali e per le centinaia di persone con cui ho dialogato. Ho rispettato i partiti, il mio per primo, e le idee degli altri, cercando il dialogo e la mediazione. Oggi chiedo rispetto, perché chi rompe una squadra deve assumersene la piena responsabilità».

Il nodo assessori 

Fuori dell’ufficialità, Pavan valuterà la possibilità di ritirare le deleghe due assessori, Scotton e Viero, schieratisi con Finco. Sempre che i due in questione non rimettano spontaneamente il mandato, evitando ulteriori imbarazzi. Ma Scotton in questo modo perderebbe il ruolo e anche la possibilità di rappresentare la città a un evento come il Giro d’Italia, al quale teneva particolarmente anche in chiave elettorale. Quanto a Viero, da segretario leghista e assessore, finirebbe disarcionato dal sindaco che il suo stesso partito ha disarcionato.

 

Caterina Zarpellon Lorenzo Parolin

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