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Asiago

Emorragia in gravidanza, turista salvata dalla ginecologia

Una paziente di Rovigo in gita con il marito in Altopiano si è rivolta al pronto soccorso asiaghese. Il primario: «Intervento tempestivo e personale preparato».
Il primario Andrea Cocco con Carlo Bramezza, direttore generale dell’Ulss 7, e con il personale del reparto
Il primario Andrea Cocco con Carlo Bramezza, direttore generale dell’Ulss 7, e con il personale del reparto
Il primario Andrea Cocco con Carlo Bramezza, direttore generale dell’Ulss 7, e con il personale del reparto
Il primario Andrea Cocco con Carlo Bramezza, direttore generale dell’Ulss 7, e con il personale del reparto

Una nuova testimonianza sulla necessità di un ospedale funzionante ed efficiente in ogni suo reparto ad Asiago.

La gita in Altopiano e la corsa al pronto soccorso

Domenica scorsa una turista rodigina si è rivolta al pronto soccorso asiaghese accusando dei forti dolori all’addome. Nonostante la giornata festiva, la donna è stata visitata dai medici del pronto soccorso che l’hanno poi indirizzata al reparto di ostetricia e ginecologia, dove le è stata diagnosticata un’emorragia causata da una gravidanza extrauterina. La donna è stata quindi immediatamente ricoverata e preparata per la sala operatoria. Dopo poco più di un’ora di intervento la rodigina era nuovamente in stanza in compagnia del marito. L’indomani è stata infine dimessa e ha così potuto rientrare a Rovigo, dove proseguirà con il recupero.

Il primario: «Intervento tempestivo»

«È innegabile che la signora fosse molto sollevata nel trovare un ospedale e un reparto pronti ad accoglierla senza dover prevedere un trasferimento in altra struttura - commenta il direttore di ostetricia e ginecologia, Andrea Cocco -. La coppia era salita in giornata sull’Altopiano e non aveva né cambi né contatti in zona, nemmeno nella pedemontana. Credo quindi che la tempestività dimostrata da tutti sia stata particolarmente rasserenante per la coppia stessa, che infatti ci ha più volte ringraziato e fatto i complimenti per la struttura ospedaliera, che sta diventando sempre più un vanto per tutto il territorio».

Ostetricia e ginecologia: +50% in due anni

Anche i numeri confermano come la struttura altopianese stia vedendo accrescere sempre più il numero di pazienti, anche da fuori zona. Un incremento di utenti particolarmente evidente per ostetricia e ginecologia dopo le difficoltà che il reparto ha sofferto negli ultimi anni. Si conta infatti un incremento di oltre il 50 per cento in più di utenza rispetto a un paio di anni fa, quando il nuovo nosocomio ha aperto i battenti e il servizio ha ripreso a funzionare dopo lo stop imposto dalla pandemia. Una fiducia nel reparto e nel personale che viene confermata anche da vari investimenti fatti dalla direzione generale, come quello di procurare un nuovo e performante ecografo, solo qualche mese fa.

«Il crescente successo del reparto, così come del nuovo ospedale, è frutto di un lavoro incessante sulla qualità che parte dalla direzione generale per arrivare fino al personale nostro - conclude Cocco -, che poi si traduce in una grande fiducia da parte dei pazienti. Dal canto nostro, proseguiamo con la formazione e con l’applicazione delle più moderne tecnologie, parallelamente a un lavoro di squadra che include anche la medicina territoriale come i consultori, dove l’utente trova sempre le stesse persone e riesce così a stabilire quindi un rapporto di fiducia. Sono certo che in questo modo il rapporto di affidabilità e stima tra comunità e comparto sanitario ritornerà quello di una volta, e questo è positivo per tutti, utenti e personale sanitario».

Gerardo Rigoni

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