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Enego

Centro fondo e rilancio. Tre società interessate. Pronti 500 mila euro di investimenti

Attenzione puntata su una cordata di imprenditori: «Hanno già esperienza nella gestione delle piste»

Importanti novità in arrivo per il Centro fondo Enego. Dopo i bandi di concessione andati deserti sia nel 2019 che nel 2020, e la mancata apertura nella scorsa stagione invernale delle piste, l’Amministrazione comunale ha indetto una manifestazione d’interesse che ha raccolto quattro proposte. A tre delle società interessate, una è stata invece ritenuta non idonea perché ha un contenzioso con il Comune, è stato chiesto di presentare una proposta progettuale per la gestione del centro polisportivo Valmaron, passaggio che consentirà di individuare il soggetto a cui affidare la conduzione, basandosi sull’incisività delle proposte inerenti l’apertura estiva, con le attività correlate, e quelle di implementazione delle attività invernali, oltre all’offerta strettamente economica. La scadenza per depositare i “business plan” scade domani: manca dunque poco per conoscere il futuro del centro fondo. Ci sono dunque buone probabilità che il prossimo inverno Valmaron e la Piana di Marcesina possano essere di nuovo animati dal passaggio dei fondisti.

Una cordata di imprenditori interessata alla gestione del centro fondo

Tra gli interessati c’è in particolare un gruppo di imprenditori, dotati della necessaria capacità di gestione delle piste e della loro battitura, che al momento sono rappresentati dagli avvocati Michael Baù, dello Studio Baú&Associati, e Lorenzo Cavedon, dello Studio Avox. Si tratta di Roberto Dalla Costa, Renzo Dalla Palma, Riccardo Dalla Palma, Denis Fincato, Carlo Michieletto, Stefano Rossi e Ivo Ugo Fontana.
«Stiamo predisponendo un piano pluriennale, fondamentale per far fronte ai necessari investimenti - spiega l’avv. Baù -. La nuova realtà dispone, oltre che di un assodato know-how nella gestione delle piste attraverso operatori esperti, anche di conferimenti importanti in termini di macchinari e strumentazione. Tuttavia saranno da definire alcuni aspetti con il Comune. Da parte della nuova società c'è la massima disponibilità alla collaborazione, in un'ottica di rilancio della stagione invernale».
Lo stesso Comune pone l’accento sul danno all’economia locale e al turismo che la chiusura del centro fondo comporta. Tanto che ha già determinato interventi migliorativi sull’immobile “Centro Fondo” per 200 mila euro, provenienti da fondi Pnrr.
«La cordata ha già a disposizione 500 mila euro per investimenti importanti per migliorie della struttura e per l’ampliamento dell’offerta ludico-sportiva – conclude Baù -. Però servono le giuste condizioni per poter far partire il piano, in primis la durata della concessione».

Gerardo Rigoni

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