<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
ALTOPIANO

Alpeggi subito sotto attacco. Sbranato il puledro Maciste

È successo di notte nell’allevamento di cavalli di Ruggero Dalla Palma, nella malga Làmbara di Enego
Il puledro ferito è stato soppresso a causa della gravità delle lesioni
Il puledro ferito è stato soppresso a causa della gravità delle lesioni
Il puledro ferito è stato soppresso a causa della gravità delle lesioni
Il puledro ferito è stato soppresso a causa della gravità delle lesioni

È appena iniziata la stagione dell’alpeggio e subito i lupi si scatenano. La predazione è avvenuta all’allevamento di cavalli dell’eneghese Ruggero Dalla Palma. Si chiamava Maciste il giovane puledro di tre mesi di razza Norica attaccato mentre era al pascolo nella malga Làmbara di Enego. Era un esemplare destinato a grandi cose, ad ampliare e potenziare la razza da tiro pesante originario delle valli alpine alpine tra l'Austria e l'Italia.

L’attacco

È stato portato avanti sicuramente da un branco e non da un lupo solitario: Maciste è stato separato dalla madre e dagli altri cavalli prima di venire aggredito e divorato. È stato però trovato ancora vivo, straziato da terribili dolori, lontano dagli altri cavalli, durante uno dei tanti controlli notturni fatti proprio contro le predazioni. Nonostante le immediate cure, le ferite erano troppo estese hanno costretto i proprietari a sopprimerlo. In più, a causa dello stress causato dall’attacco, una cavalla ha abortito, con ulteriori danni all’allevamento.

Leggi anche
Sergio Berlato: «Abbattiamo lupi e orsi come già si fa in Europa»

La rabbia dell'allevatore

«Non trovo le parole e la rabbia è enorme - commenta Dalla Palma -. Ho appena aperto un'attività e adesso mi ritrovo con danni importanti già dopo due settimane. Però non è solo quello. Noi viviamo in malga e adesso abbiamo paura anche solo ad andare nel bosco a fare legna: i miei figli erano a cento metri da dove è avvenuta la predazione».
L’allevatore è critico anche sulle misure di protezione. «Il recinto antilupo fornito dalla Regione, di cui sono ancora in attesa, è costituito da paletti di plastica alti 1,50 metri dove scorrono 6 fili elettrici, un’altezza che qualsiasi cane può saltare - spiega Dalla Palma -. Per recintare tutto il pascolo servono 60 km di filo elettrico al costo di 30 euro per ogni 200 metri. Aspetto le offerte di chi difende incondizionatamente il lupo. Per quanto riguarda i cani da guardiania, il pericolo è enorme in un ambiente molto frequentato come l’Altopiano, dove se non c’è il proprietario vicino e qualcuno si avvicina agli animali il cane attaccherà chiunque, peggiorando ancora di più le cose».

Leggi anche
Lupi, il ministro Lollobrigida alza il tiro: «Sono troppi, vanno contenuti»

La protesta

Il “grido di dolore” di Dalla Palma è stato subito accolto dagli allevatori dell’Altopiano che stanno per affrontare l’ennesimo anno di lotta contro le predazioni. Un allarme colto anche dall’assessore regionale Federico Caner, coordinatore della Commissione Agricoltura della Conferenza delle Regioni. «In conferenza Stato-Regioni abbiamo dato l’intesa al piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica precisando di più il ruolo delle Regioni nella fase di verifica preliminare di idoneità della pianificazione regionale già vigente - afferma -. Sarà così possibile coordinare in modo più efficace e rapido gli interventi sul territorio e sarà garantita l’attuazione delle attività di gestione e contenimento della fauna selvatica – prosegue Caner -. In generale il piano individua l'insieme dei soggetti autorizzati alle attività di contenimento, che possono essere, oltre a cacciatori, guardie venatorie, polizia locale e provinciale, anche i proprietari o conduttori dei fondi, se muniti di licenza per l'esercizio venatorio».

Leggi anche
Lupi, amore e odio. L'esperto: «Ingiustificato l’allarmismo per le persone. Cani e recinti funzionano, ma servono soldi e lavoro»

Gerardo Rigoni

Suggerimenti