<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Arzignano

Un'aula multisensoriale per combattere lo stress a scuola

Inaugurata all'istituto Galilei di Arzignano per contribuire al benessere degli studenti. È la prima nel Vicentino, una delle poche a livello nazionale.
L'aula multisensoriale (Foto ZORDAN)
L'aula multisensoriale (Foto ZORDAN)
L'aula multisensoriale (Foto ZORDAN)
L'aula multisensoriale (Foto ZORDAN)

Un ambiente multisensoriale in cui vista, udito, tatto e olfatto sono stimolati positivamente tramite luci, suoni, aromi e forme. Ha come finalità quella di favorire interazioni sociali, incidere sull’umore, alleviare lo stress, distrarre dal dolore, favorire il rilassamento, l’apprendimento, la concentrazione. È la novità avviata all’istituto tecnico tecnologico economico “Galilei” e che è stata inaugurata ufficialmente alla presenza del provveditore degli studi di Vicenza Nicoletta Morbioli, del sindaco e dell’assessore alla scuola di Arzignano, rispettivamente Alessia Bevilacqua e Riccardo Masiero, assieme alla dirigente scolastica Lucia Grieco.

La prima nel Vicentino

«Si tratta di una delle poche aule sensoriali a livello nazionale - ha sottolineato Morbioli -, la prima nella nostra provincia, in una scuola. Non avete atteso i fondi del Pnrr ma avete anticipato i tempi: siete già una scuola 5.0». «La metteremo a disposizione - ha aggiunto Grieco - del territorio: la nostra è una scuola aperta». L’aula sensoriale è aperta a tutti ma in particolare a quegli alunni che vivono difficoltà relazionali con l’esterno o che sono in condizioni di disabilità.

L'ambiente

«L’idea è nata grazie alla collega Angela Tibaldo - ha dichiarato la professoressa Sofia Bertoli - che alcuni anni fa si è interessata all’argomento e lo scorso anno ha partecipato ad un bando per i sussidi didattici riuscendo a vincere il materiale necessario per un primo allestimento della stanza». L’ambiente in questione è dotato di una poltrona basculante, alcune strisce a led interattive, un controller per cambiare il contesto sensoriale, un maxi cuscino a nuvola, il proiettore del cielo stellato, i dischi ad olio, un cubo sensoriale, un diffusore di aromi, il proiettore, un rullo vibrante, un tubo a bolle e altro ancora.

«L’allestimento è stato effettuato quest’anno, con l’arrivo a scuola del materiale e nel frattempo la collega Tibaldo ed io - ha proseguito la docente Bertoli - abbiamo partecipato ad un corso di formazione con “Mondo Snoezelen” sull’approccio “Snoezelen” con rilascio di una certificazione internazionale».

La teoria e l'obiettivo

Questo tipo di approccio si è sviluppato in Olanda negli anni ’70 ed è fondato sulla teoria del “Gentle teaching” di McGee. Prevede la costruzione di una relazione sensibile tra il partecipante e l’“accompagnatore” qualificato ed un ambiente controllato, in è offerta una moltitudine di possibilità di stimolazione sensoriale, come effetti visivi, uditivi, tattili, olfattivi e gustativi. L’obiettivo è la promozione del benessere. «Si è sviluppato e diffuso in tutto il mondo, rivelandosi un efficace strumento - spiegano Bertoli e Tibaldo -. Sono numerose le evidenze che parlano di un contributo al miglioramento della qualità di vita delle persone di ogni età e che si trovano in diverse situazioni della loro vita. Usato in vari contesti, come gli ospedali o le case di riposo, è entrato anche nel mondo della scuola. Si integra con altri approcci, come la musicoterapia. Le stimolazioni sensoriali essenziali, quanto il cibo - concludono le professoresse Bertoli e Tibaldo -, sono vero e proprio nutrimento per il cervello».

Giorgio Zordan

Suggerimenti