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ARZIGNANO

Il caporal maggiore Rossettini torna a “casa” dopo 80 anni

Il militare italiano era morto in Germania nel 1944 a 32 anni. Si trovava nel campo di concentramento di Luneburg
Familiari e autorità civili e militari a Padova per ricevere l’urna del caporal maggiore Rossettini CONCATO
Familiari e autorità civili e militari a Padova per ricevere l’urna del caporal maggiore Rossettini CONCATO
Familiari e autorità civili e militari a Padova per ricevere l’urna del caporal maggiore Rossettini CONCATO
Familiari e autorità civili e militari a Padova per ricevere l’urna del caporal maggiore Rossettini CONCATO

A “casa” dopo 80 anni d’attesa, fra la commozione e gioia dei familiari. A rientrare in Patria è l’urna di Giuseppe Rossettini, classe 1912, caporal maggiore del 15esimo Reggimento artiglieria divisione fanteria, deceduto a soli 32 anni nel campo di concentramento di Luneburg in Germania. Prima di essere richiamato alle armi, al momento della disastrosa entrata in guerra dell’Italia, aveva già svolto il servizio di leva ed era impiegato alla “Marmi Vicentini” di Chiampo.

Prigioniero dopo l'armistizio

Combattè con valore in Albania e, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, fu fatto prigioniero dai tedeschi nel Kosovo e trasferito nel campo di concentramento di Sanbaste, nello stalag XB, in Germania ed assegnato all’Arbait Kommando 998 di Luneburg. Fu lì che, per un incidente sul lavoro, morì il 24 novembre 1944. Lasciò la giovane moglie Ofelia Concato nonché i due gemelli Paolo e Antonio di pochi mesi, senza averli conosciuti. Rossettini fu sepolto nel cimitero di Luneburg e successivamente trasferito nel cimitero militare italiano ad Amburgo/Ojendorf.

La richiesta della famiglia

Nel febbraio 1948 la famiglia avviò la richiesta di rimpatrio, senza esito. Rinnovata lo scorso giugno dopo vari adempimenti burocratici, che hanno coinvolto il ministero della difesa e il consolato italiano di Hannover, ha avuto finalmente riscontro. L’urna è giunta dalla Germania al comando forze operative nord nella caserma Salomone di Padova dove, l’altro giorno, è stata consegnata ai familiari. Alla cerimonia erano presenti anche autorità civili e militari e rappresentanti dell’Associazione nazionale ex internati e dell’Assoarma. Per il Comune di Arzignano c’era il delegato del sindaco, Carmelo Bordin.

La cerimonia il 4 Novembre

Ora l’urna è custodia dall’impresa funebre Main in attesa della cerimonia del 4 novembre, alle 10, in piazza Marconi quando, dopo la sfilata e la deposizione delle corone al Mattarello, saranno resi gli onori miliari. I resti mortali saranno tumulati nella tomba di famiglia. «Quest’anno - spiega Bevilacqua - la ricorrenza del 4 Novembre avrà un significato speciale per il ritorno, dopo 80 anni, dei resti del caporal maggiore Rossettini. Testimonia la sofferenza, il valore, il coraggio e la dedizione alla propria Patria e servirà da insegnamento a tutti».

Daniele Concato

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