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Arzignano

Allarme furti a Castello, scatta la petizione. «Abbiamo paura»

I residenti sono spaventati e chiedono più pattuglie, telecamere pubbliche e controlli di vicinato
Castello, la frazione bersagliata dai furti
Castello, la frazione bersagliata dai furti
Castello, la frazione bersagliata dai furti
Castello, la frazione bersagliata dai furti

Una forte sensazione di insicurezza. Tanto da inviare una lettera, firmata da 150 persone, a prefetto, polizia, carabinieri, guardia di finanza, sindaco e polizia locale. Sono i residenti della zona di Castello di Arzignano che chiedono maggiore sorveglianza, attiva e passiva. «Si è trattato – sottolinea Chiara Ziggiotti, una delle firmatarie della lettera – di una raccolta di firme spontanea in seguito ad una serie di violazioni di proprietà avvenute ai primi del mese».

Raid di furti

A far scattare l’allarme tra i residenti del quartiere residenziale, un raid avvenuto l’8 marzo nella cui serata sono stati contati 4 tentativi di furto più uno andato a segno. Tutti contraddistinti dalle stesse modalità, ovvero con il taglio delle reti di recinzioni. «Come se avessero voluto prima rendersi conto – prosegue Ziggiotti - se in casa ci fosse qualcuno. I ladri sono stati anche ripresi da telecamere di sorveglianza privata, con 3-4 persone in azione, probabilmente sempre le stesse. Malviventi che agiscono indisturbati in aree diverse della frazione, talvolta in orario serale e con la presenza degli stessi residenti in casa. Abbiamo paura. Io ad esempio ero abituata ad uscire con il cane per una passeggiata, ora lo faccio solo se mio marito mi accompagna, troppo il timore di fare brutti incontri».

La lettera dei residenti

Nella lettera i residenti di Castello chiedono una maggiore presenza delle forze dell’ordine, che sia valutata l’installazione di telecamere pubbliche e la creazione di una rete di sorveglianza con la costituzione dei gruppi di controllo di vicinato. Su quest’ultimo punto gli abitanti si sono comunque già mossi. «Abbiamo un gruppo whatsapp – conclude Ziggiotti - in cui segnaliamo situazioni anomale o presenze di persone non conosciute».

L'amministrazione comunale

Chiamata in causa, l’amministrazione comunale non si nasconde. «Alcuni quesiti posti – risponde il vicesindaco e assessore alla sicurezza Enrico Marcigaglia – non rientrano tra le nostre competenze e quindi non possiamo rispondere. Alla prefettura abbiamo chiesto la mappatura dei furti commessi ad Arzignano negli ultimi due anni per capirne l’andamento, se sono aumentati, in che periodo avvengono ed in quali parti del territorio con maggior frequenza. In particolare sarebbe interessante confrontare questi dati ad esempio con la frazione di Tezze e il quartiere Main-Conche dove è stato avviato un progetto “Quartieri sicuri” con telecamere acquistate dai residenti con contributo comunale per verificare se hanno generato miglioramenti».

Il "controllo di vicinato"

In merito al “controllo di vicinato” l’assessore sottolinea che a riguardo «sono attivi diversi gruppi whatsapp. Oltre quello di Castello ci sono Tezze, Mantovano, Conche-Main dove sono tra gli iscritti con il compito di allertare la pattuglia di polizia locale in servizio oppure il comandante Dal Barco che si coordina con le forze dell’ordine».

Furti ma non solo. «Attualmente la maggior fonte di preoccupazione – conclude Marcigaglia – è rappresentata dalle tentate truffe telefoniche agli anziani, in particolare quelle riguardanti richieste di denaro per parenti finiti nei guai con la giustizia. Le segnalazioni che arrivano sono numerose».

Giorgio Zordan

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