<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
In tutta la Provincia

Virus del Nilo
Nel Vicentino
donazioni salve

Analisi su zanzare positive al West Nile Virus. Stop alle trasfusioni
Analisi su zanzare positive al West Nile Virus. Stop alle trasfusioni
Analisi su zanzare positive al West Nile Virus. Stop alle trasfusioni
Analisi su zanzare positive al West Nile Virus. Stop alle trasfusioni

VICENZA. Il virus del Nilo arriva nel Vicentino, ma le donazioni di sangue proseguono, grazie ai test sulle sacche. Quella di oggi è stata una mattinata concitata, alla luce di una comunicazione ufficiale dell’Istituto superiore di sanità che è stata fonte di equivoci, poi chiariti. Con l'esame specifico sul sangue prelevato, l'attività dei donatori può continuare.

 

LE PUNTURE. I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare (più frequentemente del tipo Culex), le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. Altri mezzi di infezione documentati, anche se molto più rari, sono trapianti di organi, trasfusioni di sangue e la trasmissione madre-feto in gravidanza.

Il virus del Nilo Occidentale (conosciuto con la denominazione inglese di West Nile Virus) è un Arbovirus che solo accidentalmente può infettare l’uomo. L’infezione umana è in oltre l’80% dei casi asintomatica; nel restante 20% dei casi i sintomi sono quelli di una sindrome pseudo-influenzale. Nello 0,1% di tutti i casi (comprensivi dei sintomatici ed asintomatici), l’infezione virale può provocare sintomatologia neurologica del tipo meningite, meningo-encefalite.

Nella maggior parte dei casi la malattia decorre in maniera del tutto asintomatica nell’uomo, tuttavia nel 20% dei casi si presenta come una forma febbrile lieve e solo nell’1% dei casi (di solito in soggetti con malattie concomitanti, anziani o mmunocompromessi), si verifica la forma neuroinvasiva più grave (ad es: meningite, encefalite, poliradiculoneurite e in alcuni casi paralisi flaccida acuta)

 

IL DATO NAZIONALE. In Italia tra giugno ed ottobre 2015, riferisce il Centro nazionale sangue, sono stati segnalati 38 casi confermati di malattia neuroinvasiva da West Nile Virus. Sono stati segnalati 10 casi confermati di febbre con infezione da Wnv (8 in Emilia-Romagna e 2 in Lombardia). È inoltre stata segnalata positività in 13 donatori di sangue: 6 in Emilia Romagna, 7 in Lombardia. Nell’Unione Europea sono stati riportati 108 casi confermati di malattia da Wnv nell’uomo e 193 casi nei Paesi limitrofi.

Giorgio Zordan

Suggerimenti