L'allerta smog continua a rimanere alta, non solo a Vicenza, e nel mirino ci sono gli Euro 5. Da ottobre 2020, secondo l’accordo di bacino padano che è stato siglato da Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte, quando le polveri sottili resteranno oltre il livello di guardia per più di quattro giorni consecutivi (vale a dire livello arancione) dovranno rimanere in garage anche le vetture Euro 5. Mentre gli Euro 4, che oggi vengono fermati con il codice arancione appunto, dovranno rimanere spenti a prescindere dalle condizioni dell’aria.
«E noi - interviene il presidente dell'Automobile club di Vicenza, Luigi Battistolli - non siamo per niente d’accordo. Siamo schierati dalla parte dell’automobilista e difendiamo i diritti di chi paga il bollo, la media è di circa 200 euro all’anno, ma si trova nelle condizioni di non poter usare la sua auto. Ora basta». Per Battistolli è «troppo facile prendersela con le auto e gli automobilisti». La verità, aggiunge, «è che queste misure non producono alcun reale vantaggio ambientale, ma creano solo svantaggi, in termini di disagi economici e sociali per i cittadini».