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Anche nel Vicentino

Prospettive amare per il caffè, pesano fornitori e plateatici. E aumenta anche lo spritz

Si rincorrevano voci incontrollate di caffè a 2 euro, cappuccini in comode rate e correzioni alla prugna a peso d’oro. Il timore che i rincari delle materie prime si ripercuotano sui piccoli-grandi piaceri di ogni giorno è forte e non così infondato, anche se l’iperbole presa in prestito dal “Secondo tragico Fantozzi” è eccessiva. Piccoli ritocchi già fatti o allo studio, in attesa delle bollette che promettono salassi e dei fornitori che devono adeguarsi. La situazione non è omogenea ma i prezzi sì. E così per un caffè al banco si spendono 1,2 euro mentre per una correzione non si superano gli 1,8. Lo spritz viaggia tra i 3 e 4 euro mentre il prosecco sta tra i 2,5 alla spina ai 3,5.
Sonia Scussolin del “Ciocco Lato” guida i baristi di Vicenza per Confcommercio: «Le materie prime sono aumentate moltissimo. Non ho ritoccato il listino ma lo farò. Il caffè resta a 1,2 euro e non salirà, ma cappuccini, macchiatoni, cioccolate e brioche subiranno aumenti di 10 centesimi. E questa è la politica che seguiranno molti bar del centro. Un chilo di cioccolata ha subito un aumento di 8 euro e io devo rientrare delle spese». Salvi, per ora, gli spritz: «Non cambieranno prezzo, perché ci sono stati aumenti di 60 centesimi a bottiglia. Continuerò a venderlo a 4 euro e in piazza potrebbe arrivare a 4,5 con servizio al tavolo». C’è poi il capitolo dei plateatici: «Torneremo a pagarli dopo un anno e mezzo e si tornerà a far pagare il servizio al tavolo, che inciderà sullo scontrino per circa 40 centesimi». Marino Pilan del Caffè degli artisti accanto all’Olimpico racconta: «Il caffè è aumentato di 4 euro al chilo ma avevo già ritoccato di 10 centesimi a settembre arrivando a 1,2 euro e non voglio salire. Con la correzione grappa va a 1,5 euro e con i superalcolici si arriva 1,8. Lo spritz resta a 3 euro e il prosecco varia tra i 3 e i 3,5 per un Docg ma da me si beve un Durello eccezionale a 3 euro. Finché il Comune non ci chiede il plateatico, non faccio pagare il servizio al tavolo».
Al Bar Italia di galleria del Pozzo rosso la situazione è diversa: «Non ho ancora visto bollette e rincari - spiega il titolare Diego Berdin - i nostri fornitori non hanno applicato aumenti, anche se mi pare di capire che arriveranno. Il caffè costa 1,2 euro, 3 per uno spritz o un prosecco biologico». Fabrizio De Guz del “Caffè Ti Vizio” spiega: «Ho applicato un ritocco di 10 centesimi ma è difficile alzare di più, perché bisogna pensare ai clienti anche se ci saranno altri aumenti per noi. Qui un caffè costa 1,2 euro e si sale a 1,7 se corretto. Tre euro per uno spritz e 2,5 per il prosecco». Sandra Quaggiotto gestisce con un socio un noto bar in viale Trieste: «Con l’anno nuovo abbiamo ritoccato il listino. Il caffè costa 1,2 euro, lo spritz dai 3 euro per il bianco ai 3,5 per il macchiato ma portiamo anche stuzzichini. Il prosecco 3 euro». Octavian del Nobel caffè intende mantenendo i prezzi in linea con la concorrenza: «Aspetto le bollette. Sto studiando ritocchi tra 10 e 20 centesimi». 

 

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Karl Zilliken

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