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L'incontro

Pnrr, la Vicenza di domani. Rucco: «Quasi 100 milioni per ripartire e cambiare volto». Zaia: «La rinegoziazione a livello Ue è fondamentale»

Al teatro comunale di Vicenza la tappa del tour nazionale “Italiadomani” per illustrare i contenuti e le opportunità del Pnrr (Foto COLORFOTO/DALLA POZZA)
Al teatro comunale di Vicenza la tappa del tour nazionale “Italiadomani” per illustrare i contenuti e le opportunità del Pnrr (Foto COLORFOTO/DALLA POZZA)
Al teatro comunale di Vicenza la tappa del tour nazionale “Italiadomani” per illustrare i contenuti e le opportunità del Pnrr (Foto COLORFOTO/DALLA POZZA)
Al teatro comunale di Vicenza la tappa del tour nazionale “Italiadomani” per illustrare i contenuti e le opportunità del Pnrr (Foto COLORFOTO/DALLA POZZA)

Quasi cento milioni di euro di progetti presentati, già finanziati per un terzo dell'ammontare complessivo. È questa la scommessa che la città mette in campo per ripartire e cambiare volto grazie al motore dei fondi europei. I numeri sono emersi nel corso della tappa del tour nazionale “Italiadomani”, organizzato dalla Presidenza del consiglio dei ministri, per illustrare i contenuti e le opportunità del Pnrr. Sul palco del ridotto del teatro comunale, a Vicenza, con il sindaco Francesco Rucco c'erano, tra gli altri, il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia e il capo del Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio, Marco Leonardi, mentre in apertura è intervenuta la ministra per le disabilità Erika Stefani. Settantatré i progetti per la città per un finanziamento globale di 96 milioni di euro, di cui 46 già finanziati per circa 32,5 milioni. «La città del futuro - ha commentato Rucco - sarà più inclusiva, più attrattiva, più sostenibile e moderna».

 

I progetti presentati da Vicenza. Nel dettaglio, tra i 46 progetti già finanziati, nell'ambito della rigenerazione urbana ve ne sono 9 per 7,5 milioni di euro dedicati alla riqualificazione completa dell'area Campo Marzo; 4 per 2,1 milioni di euro per la realizzazione di ciclovie portanti definite dal Pum; 4 per 2 milioni di euro per la riqualificazione degli edifici scolastici; 2 per 1,5 milioni di euro per la riqualificazione del palazzetto dello sport; 2 per 1,1 milioni di euro per la riqualificazione dei parchi gioco; 1 per 1 milione di euro per la realizzazione di ciclabili e assi verdi in zona industriale; 3 per 1,9 milioni di euro per il restauro del museo civico di Palazzo Chiericati; 5 progetti per 2,6 milioni di euro per la riqualificazione di edifici storici e monumentali. Sul fronte della mobilità sostenibile è già finanziato con 7,4 milioni di euro il progetto per l'acquisto di autobus ad emissioni zero, mentre nell'ambito del sociale hanno avuto il via libera 15 progetti a sostegno delle fasce deboli per 5,3 milioni di euro.
Tra gli altri 27 progetti presentati e ora in attesa di finanziamento ve ne sono 4 per 13,5 milioni di euro destinati al miglioramento, raccolta e controllo dei rifiuti e al riciclo dei rifiuti tessili, 4 per 5,3 milioni di euro sulla riqualificazione dei parchi storici e del teatro comunale, 12 per 11,8 milioni di euro per il potenziamento dei servizi nelle scuole; 5 per 29,5 milioni di euro per la riqualificazione dei centri urbani (fondi Pinqua); 2 per 3,5 milioni di euro per nuove strutture sportive al Parco della Pace e al campo di atletica.
Assieme a questi interventi la Vicenza del prossimo futuro sarà disegnata anche grazie ad altre importanti opere finanziate con fondi diversi, tra cui la riqualificazione di piazzale De Gasperi (1 milione di euro finanziato con mutuo), la nuova sede del corso universitario di design dello Iuav a San Biagio (1,6 milioni di euro, di cui 300 mila dalla Fondazione studi universitari), la rigenerazione della stazione ferroviaria connessa alle opere per l'alta velocità (20 milioni di euro a carico di Rfi).

 

Zaia: «Rinegoziazione Pnrr a livello Ue è fondamentale» «Sto dicendo da mesi che la rinegoziazione del Pnrr a livello comunitario è fondamentale. Adesso c’è questa notizia secondo la quale mercoledì c’è l’intenzione di rivedere la programmazione, prevista dall’articolo 21 del negoziato». Lo ha affermato il governatore del Veneto Luca Zaia a margine della nuova tappa di presentazione in Veneto delle misure del Piano nazionale di e resilienza, che si è tenuta a Vicenza. «È anche vero - ha aggiunto
Zaia - che con la guerra siamo entrati in un’era glaciale, differente da quella di prima».

«Oggi la strategia è rappresentata dal tema dell’autonomia energetica, l’Italia deve puntare a questo», ha detto Zaia parlando con i giornalisti. «Fondamentale - ha proseguito - sarà non essere ancora dipendenti da una comunità così importante come quella russa,
visto che il 38% del gas italiano proviene da lì. Noi attualmente senza quel gas non riusciamo a vivere, è difficile venirne fuori. Adesso bisognerà programmare la prossima stagione invernale in maniera seria. E pur vero che questo Paese deve capire che la ricreazione è finita, e quindi se vogliamo le rinnovabili bisogna procedere. Tuttavia ci troviamo spesso davanti a chi le invoca e ai comitati che le osteggiano. Perché investire sulle rinnovabili significa mettere pale eoliche, centraline idroelettriche e pannelli fotovoltaici».

Il governatore, poi, ha parlato anche di turismo. «I segnali per il turismo estivo nella nostra regione sono ottimi». «Noi - ha proseguito Zaia - abbiamo prenotazioni e indicatori che ci dicono che dovrebbe essere una stagione molto positiva. Tuttavia qui in una notte abbiamo scoperto di essere in guerra, quindi incrociamo le dita e speriamo di arrivare a settembre senza ulteriori novità. Io sono fiducioso che la più grande industria del Veneto, che è il turismo, possa fatturare bene. La preoccupazione è legata all’aspetto occupazionale, nel senso che mancano lavoratori stagionali».

 

Giorgetti: «Prima l'idea imprenditoriale, poi il contributo pubblico» «Non può mai essere che nasce l’idea imprenditoriale in funzione del contributo pubblico. Il contributo pubblico arriva dopo, quando l’idea imprenditoriale c’è, e ha bisogno di essere "coccolata" e portata avanti». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. «Per affrontare la trasformazione, quasi una "rivoluzione" che stiamo vivendo - ha aggiunto - non basta da solo il coraggio dell’imprenditore; serve anche l’assistenza della parte pubblica per sostenere questa trasformazione. Questo è lo spirito con cui noi abbiamo interpretato il Pnrr. Anche la grande dote di contributi, sussidi, transizione 4.0, contratti di sviluppo, è stata messa in campo per cercare di fare le cose più semplici, più dirette, per andare incontro delle esigenze delle imprese». E rivolgendosi soprattutto ai giovani, il responsabile del Mise ha proseguito: «qui c’è bisogno di non stare seduti, di non stare in riva al fiume. Dobbiamo andare ad affrontare le sfide con coraggio, uomini e donne, da nord a sud. Oggi chi ha un’idea deve mettersi in gioco».

«Dobbiamo fare in modo che nascano nuovi imprenditori. Il 2 Giugno, festa della Repubblica, come Mise lanciamo un nuovo portale, "Incentivi.Gov" - ha annunciato Giorgetti -: chi ha un’idea, mette dentro chi è, cosa fa, cosa vorrebbe fare, e schiacciando un tasto usciranno le risposte con le 3, 4, 5 misure con le quali il Governo può aiutarlo a coronare questo suo sogno». «Vogliamo coltivare e fare diventare realtà i sogni imprenditoriali in questo Paese», ha concluso il ministro.

Per un’eventuale rimodulazione del Pnrr «si parte dal dato che appalti, cantieri e imprese si trovino in situazioni completamente diverse, e quindi in qualche modo dobbiamo intervenire senza stravolgere chiaramente l’impianto». «Naturalmente - ha precisato Giorgetti - quello che accadrà in futuro nessuno lo può prevedere, ma siamo pronti a fare quello che è necessario. Qui in Veneto il presidente Luca Zaia sarà in grado di gestire in modo eccellente i fondi. Ovviamente - ha concluso - Zaia vuole sempre di più».

 

Stefani: «Fondamentale il confronto con i territori» «La progettualità esiste nel momento in cui si creano le idee e le idee non nascono nel cassetto di un ministero, ma dal confronto con i territori». Così il ministro per le Disabilità, Erika Stefani, intervenendo a a Vicenza. «Ci sono delle risorse allocate nelle varie Missioni che - ha aggiunto - andranno poi a produrre un effetto diretto e indiretto. Per le caratteristiche del mondo della disabilità, che è trasversale, quindi attraversa veramente tutta la nostra vita, il lavoro, la scuola, lo sport, abbiamo chiesto nel Pnrr un un sistema particolare di monitoraggio. Un atto di indirizzo che abbiamo rivolto a tutte le Amministrazioni centrali, affinché i progetti che vengono man mano raccolti e accolti all’interno del Piano obbediscano all’inclusione sociale, all’accessibilità, al fatto di essere aperti». «Dobbiamo lavorare sempre in questa maniera, chiedendo collaborazione. Il futuro - ha concluso - è mettere insieme Regioni, Stato, rappresentanze, sindacati e associazioni: solo così ci vedrà tutti protagonisti».

Laura Pilastro

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