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Il nuovo progetto

Passaporto e documenti si chiederanno alle Poste

Una quarantina di sindaci vicentini alla presentazione col presidente Mattarella e il premier. L’iniziativa interessa i comuni con meno di 15 mila residenti.
Passaporto e carta d’identità elettronica all'ufficio postale grazie al progetto di Poste Italiane (Foto Archivio)
Passaporto e carta d’identità elettronica all'ufficio postale grazie al progetto di Poste Italiane (Foto Archivio)
Passaporto e carta d’identità elettronica all'ufficio postale grazie al progetto di Poste Italiane (Foto Archivio)
Passaporto e carta d’identità elettronica all'ufficio postale grazie al progetto di Poste Italiane (Foto Archivio)

Richiedere il passaporto, la carta d’identità elettronica, certificati anagrafici e previdenziali a pochi metri da casa, ad uno sportello aperto h24, 7 giorni su 7. È quanto sarà possibile grazie al progetto Polis di Poste Italiane, che trasformerà migliaia di uffici postali in tanti sportelli di erogazione di servizi digitali.

Sindaci vicentini alla presentazione del progetto Polis

Un piano che vede Poste Italiane schierarsi dalla parte dei paesi più piccoli, in quanto quella che a pieno titolo si può considerare una vera rivoluzione digitale interesserà i Comuni con meno di 15 mila abitanti. Per quanto riguarda il Vicentino, si tratta di 105 campanili. Alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del presidente del consiglio dei ministri Giorgia Meloni, del segretario di Stato della Santa Sede cardinale Pietro Parolin, di numerosi esponenti del governo, e delle istituzioni, il progetto è stato illustrato ieri a Roma dalla presidente di Poste Italiane Maria Bianca Farina e dall’amministratore delegato Matteo Del Fante ai 7 mila sindaci dei Comuni interessati; una quarantina i primi cittadini vicentini e loro delegati arrivati nella capitale per l’occasione. 

Il progetto presentato a Roma da Poste Italiane

Finanziato con 800 milioni di euro del Pnrr e con 400 milioni da Poste Italiane, il progetto Polis punta a trasformare gli uffici postali in sportelli digitali presenti come presidi nei centri più piccoli, ovvero quelli on una popolazione inferiore ai 15 mila abitanti. I cittadini residenti in sperduti paesini di montagna o delle valli non dovranno più quindi sobbarcarsi lunghi viaggi per raggiungere le sedi istituzionali più vicine, con disagi legati agli spostamenti e l’emissione di ulteriori quantità di anidride carbonica nell’atmosfera.

Grazie all’inserimento dell’ufficio postale in una rete che comprende anche prefetture e municipi, la pubblica amministrazione arriverà a pochi passi dalle loro case. Nella fattispecie, gli uffici postali saranno ristrutturati e cambieranno aspetto, diventando anche più accessibili per i disabili, con sportelli dedicati, e al loro interno saranno installati dei totem telematici per le richieste dei documenti. Al cittadino, attraverso un touch screen, basterà accedere al servizio desiderato tramite Spid e controllare i propri dati: alla fine, il documento verrà subito stampato e potrà essere prelevato.

Il centro congressi La Nuvola di Roma dove è stato presentato il progetto Polis
Il centro congressi La Nuvola di Roma dove è stato presentato il progetto Polis

Ecco i documenti che si potranno richiedere

Oltre a passaporti e carte d’identità, i residenti nei comuni interessati potranno richiedere anche autodichiarazioni di smarrimento, denunce di detenzione e trasporto di armi, nuovi codici fiscali per i neonati, visure di planimetrie catastali, certificazioni uniche, la denuncia e la richiesta di duplicati della patente. Il piano sarà anche all’insegna della sostenibilità, con l’installazione di colonnine di ricarica dei veicoli elettrici e di impianti fotovoltaici. Poste italiane darà vita infine al progetto “Spazi per l’Italia” creando 250 siti smart per il co-working e lo smart working

I commenti

«Polis si rivolge a comunità che rappresentano la stragrande maggioranza del territorio nazionale, piene di vita, di eccellenze, che nel tempo hanno però perso popolazione, forza e ricchezza - ha sottolineato la presidente di Poste Italiane Maria Bianca Farina -. Poste Italiane contribuirà a colmare il forte gap infrastrutturale tra città e piccoli centri offrendo servizi essenziali con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini».

«Polis ha l’ambizione di semplificare la vita dei cittadini che vivono nei paesi sotto ai 15 mila abitanti - ha specificato l’amministratore delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante -, riducendone al minimo i disagi grazie alle soluzioni digitali disponibili negli uffici postali».

«Il messaggio lanciato con questa iniziativa è quello della volontà di unire l’Italia - ha specificato la premier Meloni -. Vogliamo rafforzare il legame tra il centro e le zone più interne e garantire a tutti i cittadini lo stesso identico diritto ad accedere ai servizi in maniera semplice e veloce».

«I Comuni con meno di 15 mila abitanti rappresentano un’Italia fondamentale - ha concluso il presidente Mattarella - e per questa parte così importante vi è un crescente disagio causato dal ritiro dei servizi, che incide sulla vita quotidiana e sulle possibilità di tanti cittadini. Se questa tendenza proseguisse, si tratterebbe di una condizione di impoverimento del nostro paese. Ecco perché risalta in tutta la sua importanza il valore del progetto Polis: il piano intende offrire ai nostri cittadini la possibilità di utilizzare servizi che rischiavano di diventare impossibili, se non recandosi molto distante». 

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Matteo Carollo

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