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Gli studi

Il salasso della casa. Impennata dei mutui nel Vicentino, un conto da 215 milioni

I dati pubblicati dal Centro studi Tecnocasa e Adico sulla situazione del mercato. Il ritocco dei prestiti a tasso variabile porta aumenti di 400 euro al mese

Casa dolce casa, anche se il retrogusto diventa amaro. Sono sempre più i giovani che decidono di diventare proprietari di un’abitazione in provincia di Vicenza, anche se il salasso dei mutui a tasso variabile non risparmia nessuno: si registrano aumenti da 400 euro al mese. Sono due facce della stessa medaglia che sono state messe nero su bianco grazie a due elaborazioni del Centro studi Tecnocasa, da un lato, e da Adico, l’associazione difesa dei consumatori di Venezia.

L'identikit del compratore

L’analisi effettuata dagli esperti Tecnocasa è puntuale: «Analizzando le proporzioni tra chi compra e chi va in affitto si può notare come in tutte le fasce di età prevalga la componente “acquisto”. Tra i 18 e i 34 anni la percentuale di affitto è alta e supera il 40%, per poi attestarsi intorno al 20% fino ai 54 anni. La percentuale di locazione tocca il minimo tra 55 e 64 anni (12,8%), per poi aumentare leggermente oltre i 65 anni (17,1%)». Una volta messo in chiaro questo, è possibile concentrarsi sulla fetta che si siede davanti al notaio per gli atti ufficiali di acquisto: «La fascia di età più attiva sul mercato di Vicenza e provincia è quella compresa tra 18 e 34 anni che compone il 32,4% sul totale delle compravendite. Si registrano poi percentuali in progressivo calo all’aumentare dell’età, con gli over 65 che compongono solo il 7% degli acquirenti. Rispetto al 2021 si registra un aumento delle percentuali di acquisto nelle fasce più giovani, diminuisce quindi l’età media degli acquirenti».

 

C'è anche chi compra per investire

E se c’è chi realizza il sogno prima casa o quello del pied-à-terre vacanziero, c’è anche chi compra per investire: «L’analisi evidenzia che la percentuale di acquisti per investimento è minima tra i 18 ed i 34 anni (7,2%), mentre il massimo si tocca tra i 55 e i 64 anni con la percentuale che raggiunge il 33,3%. Alta anche la percentuale di acquisti per investimento tra gli over 65 (32,4%)». Un po’ lo stesso trend che si osserva, nel Vicentino, anche per le case destinate alle vacanze: «Le compravendite in questo settore sono sostanzialmente nulle tra i 18 e i 34, mentre la percentuale più alta si registra tra 55 e 64 anni e arriva al 21,7%».

I trilocali le soluzioni abitative più gettonate

Quindi ci si concentra sulle tipologie di abitazione scelta dai vicentini: «I trilocali e le soluzioni indipendenti e semi-indipendenti sono le più gettonate: i trilocali prevalgono tra 18 e 34 anni e tra 45 e 54 anni, mentre le soluzioni indipendenti e semi-indipendenti sono molto apprezzate tra 35 e 44 anni e dai 55 anni in poi». Infine un passaggio su come sono composte le famiglie di chi acquista casa: «Per quanto riguarda la composizione famigliare degli acquirenti, la percentuale più alta di single si registra nella fascia più anziana, quella oltre i 65 anni, con ben il 44,1% delle compravendite effettuate. Alta anche la percentuale di acquisti da parte di single tra 18 e 34 anni (39,4%). In ogni caso, in tutte le fasce di età a comprare sono soprattutto famiglie (coppie e coppie con figli) con il picco massimo che si raggiunge tra 55 e 64 anni (77%).

Oltre i 65 anni la transazione è completata in contanti

È sempre il rapporto socio-economico di Tecnocasa a spiegare come «nel Vicentino gli acquisti con mutuo decrescono sistematicamente all’aumentare dell’età. Oltre i 65 anni più del 91% delle compravendite è concluso in contanti». 
Ma a proposito di mutui, è Adico, l’Associazione difesa consumatori di Venezia, a spiegare come il rialzo dei tassi abbia colpito chi ha scelto un mutuo variabile: «A Vicenza e provincia sono circa 85 mila le persone che hanno sottoscritto un mutuo - spiegano - e il 66 per cento di questo ha sottoscritto un’opzione a tasso variabile. Si tratta di cifre medie che per Vicenza e provincia si attestano a 128 mila euro. Sono registrati aumenti che arrivano anche a 400 euro al mese». 

L’elaborazione di queste cifre permette a questo punto di comprendere come nella provincia berica siano circa 56 mila le persone che soffrono l’aumento del tasso di un mutuo variabile. Basandosi su questi dati, si può dire che le banche abbiano erogato mutui a tasso variabile per circa 7 miliardi di euro e che il rialzo dei tassi sia costato in tutto 215 milioni. Per ogni vicentino, l’aumento dei tassi pesa per circa 3 mila euro l’anno. 
Oltre ai casi limite con aumenti anche superiori ai 400 euro, è possibile constatare come un rialzo medio della rata mensile del mutuo si attesti a circa 300 euro. 

Karl Zilliken

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