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Tre giorni di festa a Vicenza

Gli alpini oltre le critiche sul monumento. «La città festeggi con noi»

Domani si apre il fine settima che si concluderà con la grande sfilata. Il presidente della Monte Pasubio Lino Marchiori: «Alcuni giudizi ci hanno fatto male»
Il presidente Lino Marchiori interviene sulla polemica per il monumento agli alpini e sulla festa
Il presidente Lino Marchiori interviene sulla polemica per il monumento agli alpini e sulla festa
Il presidente Lino Marchiori interviene sulla polemica per il monumento agli alpini e sulla festa
Il presidente Lino Marchiori interviene sulla polemica per il monumento agli alpini e sulla festa

Dovrebbero essere giorni concitati e agitati. Quelli che precedono una grande occasione come le celebrazioni del centenario della sezione degli alpini di Vicenza "Monte Pasubio". Per Lino Marchiori, però, che della sezione è presidente, sono giorno vissuti con l'amaro in bocca. «Perché - commenta - francamente non ci aspettavamo queste critiche. Fanno male. Un'opera può piacere o non piacere, però, alcune considerazioni ci appaiono ingiuste rispetto a quanto gli alpini hanno dato e sempre daranno per tutta la comunità».

L'opera che fa discutere

Oggetto del contendere, neanche a dirlo, è il monumento appena installato davanti alla stazione, al centro della rotatoria tra viale Roma e viale Venezia. Quella "Penna con il mondo" che sta facendo discutere i vicentini e che ha acceso anche il dibattito politico. «È un dono - sottolinea Marchetti - che gli alpini hanno voluto fare alla città. Il monumento si inserisce nel programma dei festeggiamenti del centenario che sono iniziati alla fine del 2021 e che hanno toccato varie tematiche legate al ricordo. Auspichiamo che la polemica si chiuda presto e che tutta la città si stringa a noi per celebrare questi giorni di festa».

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Prima di guardare al programma del fine settimana, ovviamente, è necessario concentrarsi sul presente. E quindi rimanere davanti alla stazione fissando la scultura. «Il monumento - spiega il presidente della Monte Pasubio - deriva da una programmazione che è partita da due anni e che ha visto operativa una commissione per esaminare diverse opere». Prima ancora di porre la domanda, Marchiori scatta in contropiede. «Sì - aggiunge - questo monumento è stato adattato alle indicazioni/osservazioni che sono state fornite dalla Soprintendenza».

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Il significato del monumento alpino

Inevitabile, dunque, parlare del significato. «Rappresenta quello che la sezione vuole lasciare come traccia. Vuole raccontare tutto quello che è stato fatto in 100 anni dagli alpini in congedo: dai monumenti alle attività con le scuole, dai lavori nel campo del sociale alle strutture di vario tipo che sono state create. Insomma, è il segno della vicinanza degli alpini con la città e della loro presenza. Come si legge bene: degli alpini vicini alla gente e con la gente. Di Vicenza e di tutto il mondo. Poi, certo, l'opera può piacere o non piacere, ci mancherebbe, ma qui parliamo del significato che è importante. Noi ci siamo, ci siamo stati e ci saremo. E questo messaggio sarà veicolato dall'acqua che scorre lungo la calotta come segno di vitalità».

C'è, chi, però, aveva chiesto di posizionare la statua di un alpino e chi, invece, ha detto di trovare l'opera poco estetica (per usare un eufemismo). «Ma - interviene Marchiori - anche questo è un po' assurdo. Perché la penna è il nostro simbolo. Le racconto un aneddoto: un mese fa quando passavamo in centro con la commissione, un signore anziano, che non parlava bene l'italiano, ci ha fermato dicendoci "Mi ricordo bene di voi. Ero qui nel 1991 quando ho visto tanti alpini a Vicenza". E anche quando siamo andati a Napoli in tanti ci hanno fermato per chiedere il significato del nostro cappello e della nostra penna. Cosa sarebbe accaduto se non fosse stata inserita nel monumento? Anche questo è un segno dell'amore e della vicinanza che i vicentini - e non solo - hanno con gli alpini. Quando andiamo in giro la città ci abbraccia e spero che questo fine settimana accada lo stesso». Già, perché questo fine settimana è il tempo della festa.

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Tre giorni di festa per gli alpini: il programma

Da domani (venerdì 4 novembre) a domenica Vicenza celebra i cento anni della sezione Monte Pasubio. «Ci aspettiamo che i cittadini vicentini siano qui a fare festa - conclude - che espongano il tricolore dalle loro finestre e che festeggino con noi. Ci aspettiamo che gente sia felice e che sia orgogliosi di noi».

Questo il programma: venerdì 4 novembre, alle 17.30, il Consiglio conferirà la cittadinanza onoraria all'Associazione nazionale Alpini. Alle 20.30, al teatro Olimpico verrà presentato il volume "Cento anni tra la gente, per la gente" dedicato alle penne nere. Sabato 5 novembre, alle 10, si terrà l'inaugurazione del monumento. Alle 17.30 si svolgerà la cerimonia dell'arrivo del Labaro. Alle 20.30, quindi, nella chiesa di Santa Corona si terrà un concerto della Fanfara Storica degli Alpini. Domenica a partire dalle 10.30 ci sarà la grande sfilata con attesi 2.000 partecipanti

Nicola Negrin

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