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Vicenza

Lo strano caso
del "Movimento"
dell'ex senatore

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L'ex senatore dei 5 Stelle Enrico Cappelletti (FOTO ARCHIVIO)
L'ex senatore dei 5 Stelle Enrico Cappelletti (FOTO ARCHIVIO)
L'ex senatore dei 5 Stelle Enrico Cappelletti (FOTO ARCHIVIO)
L'ex senatore dei 5 Stelle Enrico Cappelletti (FOTO ARCHIVIO)

VICENZA. Si chiude una porta e si apre un portone. L'adagio popolare, in questo caso, pare cucito addosso a Enrico Cappelletti. Senatore dei Cinque Stelle nella passata legislatura, sparito dai radar vicentini ma non da quelli romani. Già, perchè Cappelletti adesso lavora per la presidenza del Consiglio dei ministri.

 

Ma facciamo un passo indietro. Cappelletti alle ultime elezioni politiche non si è potuto ricandidare: tra le regole del movimento c'è quella, ora pare in fase di modifica, del divieto dei due mandati.  Fine corsa per Cappelletti, dunque. 

 

E nel giorno più buio, quando senza un perchè Luigi Di Maio ha negato ai “grillini” di Vicenza l'uso del simbolo e loro si sono dovuti ritirare all'ultimo dalla corsa per le comunali, Cappelletti, contrariamente a tutti gli altri, quel giorno puntò il dito contro la stampa. Ma, si sa, i Cinque Stelle non hanno simpatia per i giornali. Infatti, una volta al governo va a loro il sottosegretariato all'editoria, che viene affidato a Vito Crimi. E chi finisce nella segreteria tecnica di Crimi? Cappelletti, che da quasi un anno gestisce l'ufficio legislativo. 

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