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Meteo e Salute

La morsa del caldo soffoca la città. Folla al pronto soccorso

Fa caldo. Incontrovertibilmente caldo. Ma soprattutto, quelli che la città e la provincia stanno vivendo sono giorni appesantiti da un’afa opprimente e che almeno fino a mercoledì non darà tregua.  «Andremo vicini ai 35 gradi, ma se pensiamo che il 27 giugno 2019 abbiamo toccato i 38.3 non sono numeri eccezionali – precisa Marco Rabito di Meteo in Veneto -. A preoccupare è piuttosto il clima afoso, tipico di queste giornate dal cielo lattiginoso».

Alla stazione Arpav di Sant’Agostino sono stati registrati giovedì 32.1 gradi di massima e venerdì 31.9. Le minime sono comprese tra 15 e 17 gradi, apparentemente ideali, «ma in realtà in città non si va sotto i 21-22 gradi - puntualizza Rabito - se ne abbiamo 17 nella stazione meteo è perché le rilevazioni avvengono al parco Retrone ed è ovvio che in area verde, in campagna, le temperature minime alla notte calano molto di più che nelle strade cittadine».

E il caldo si fa sentire. In tutti i sensi. L'aria bollente  +ha fatto schizzare in alto il numero degli accessi al pronto soccorso del San Bortolo. Per la sesta giornata di seguito si sono toccate le 250 presenze nelle 24 ore. Una cifra, senza precedenti, che fa paura. Il caldo bollente scatena malori, disidratazione, infezioni urinarie, veri e propri cortocircuiti fino allo scompenso, diventa elemento scatenante anche di infarti e blocchi cardiaci, e rappresenta un pericolo in varie situazioni.

Franco Pepe Giulia Armeni

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