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Lo scontro

I playout del Vicenza in parlamento. Il M5s: «Niente favori a chi ha più ricchezza»

Il gol di Maggio all’ultimo minuto ha consegnato al Vicenza la vittoria nella gara di andata dei playout contro il Cosenza (Studio Stella)
Il gol di Maggio all’ultimo minuto ha consegnato al Vicenza la vittoria nella gara di andata dei playout contro il Cosenza (Studio Stella)
Il gol di Maggio all’ultimo minuto ha consegnato al Vicenza la vittoria nella gara di andata dei playout contro il Cosenza (Studio Stella)
Il gol di Maggio all’ultimo minuto ha consegnato al Vicenza la vittoria nella gara di andata dei playout contro il Cosenza (Studio Stella)

Wikipedia parla chiaro. «Laureata all’università della Calabria in Scienze politiche, ha conseguito un master in Europroject management alla Fondazione per lo sviluppo del non profit a Roma, un corso di perfezionamento in Studi africani all’Istituto italiano per l’Africa e l’Oriente sempre a Roma e un corso di primo livello per operatori della solidarietà internazionale e di secondo livello sul ciclo del progetto a Palermo e Grosseto». Insomma, è un curriculum di tutto rispetto quello di Anna Laura Orrico, che è deputata del Movimento 5 stelle e che dal settembre 2019 al febbraio 2021 è stata sottosegretario al Ministero per i beni e le attività culturali. Le sue conoscenze spaziano in vari settori, visto che tra i diversi incarichi è stata ad esempio «project manager per l’azienda Amarelli del design contest “Dress the black”» (sempre secondo quanto si legge nell’enciclopedia libera online). C’è, però, un tema nel quale la parlamentare non è ferrata: il calcio. E a dirlo non è Wikipedia, ma la diretta interessata: «Chi mi conosce sa che non seguo il calcio o, meglio, lo faccio quando con esso si accompagna la festa dei tifosi e la mia città, Cosenza, ha in questo senso una meravigliosa tradizione attraverso lo storico connubio, più unico che raro, fra i supporter e la solidarietà, l’antirazzismo, l’impegno sociale». Ecco, forse sarebbe meglio fermarsi qui.

Eppure Orrico parte proprio da qui per trasformare Vicenza-Cosenza in un caso politico parlando di «ingiustizie sportive» di «disparità di trattamento» a favore di chi ha un «Pil» più elevato (proprio così) e chiedendo un intervento della «Lega calcio in vista della partita di ritorno dei playout». 

È tutto vero e messo nero su bianco in un post su Facebook. «La sconfitta - scrive Orrico dopo Vicenza-Cosenza, terminata 1-0 - fa parte delle regole del gioco, anzi, se vogliamo, è l’essenza dello sport. Quelle che, invece, sono inaccettabili sono le disparità di trattamento, che in gergo vengono definite “ingiustizie sportive”. Le stesse che moltissimi organi di informazione e addetti ai lavori hanno denunciato ai danni del Cosenza calcio», scrive riferendosi evidentemente agli addetti ai lavori cosentini. Ma non è finita: «Ecco perché ho voluto chiedere ai vertici della Lega calcio, che ringrazio per l’ascolto, di monitorare che nella gara di ritorno, che si disputerà allo stadio San Vito-Marulla, questo non si ripeta». Perché, dice, «anche una piccola città meridionale merita rispetto». 

Già fin qui il commento potrebbe lasciare il tempo che trova, trattandosi di una parlamentare. Tuttavia, Orrico si spinge oltre con una tesi assai particolare. «Deve vincere chi lo merita sul campo e non chi proviene da un luogo dove il Pil s’impenna - si legge testualmente nel post della deputata del Movimento 5 stelle - oppure ha qualche imprenditore miliardario alle spalle, altrimenti non sarebbe più sport ma una gara a chi è più ricco e influente». C’è poi una conclusione che non si trova proprio in linea con le dichiarazioni del presidente del Cosenza (vedi a lato): «Noi, il 20 maggio, per la seconda gara, dimostriamo civiltà e accoglienza, passione e attaccamento, dimostriamo correttezza, dimostriamo chi siamo. E nessuna meta può esserci preclusa».

Ecco sono in realtà preclusi i commenti al post della parlamentare grillina. Lo dice la diretta interessata che sotto la sua illuminante dichiarazione, precisa: «Tutti i commenti inappropriati, volgari, offensivi, non consoni al vivere civile verranno eliminati e i responsabili segnalati».
Ecco forse a questo proposito si potrebbe aprire una discussione chiedendosi se l’uscita della parlamentare sia più o meno appropriata. Difficile magari scegliere se sia consona al vivere civile. Di certo appare alquanto inusuale, visto il ruolo ricoperto.

E chi glielo fa notare è il vicesindaco di Vicenza Matteo Celebron. «Se conosce fatti o cose che costituiscono notizia di reato esiste la denuncia». E rincara: «Non “chiedere ai vertici Lega” che profuma un po’ di pressione politica inopportuna visto il suo ruolo. Ci dica, quale sarebbe stata la disparità?». Domanda che al momento resta senza risposta. Anche perché la parlamentare del Movimento 5 Stelle in realtà aveva già messo le cose in chiaro sin dal principio: non segue il calcio. 

 

 

Nicola Negrin

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