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Vicenza

Dimessa dal pronto soccorso, muore il giorno dopo

Arrivata al pronto soccorso dell’ospedale San Bortolo domenica lamentando dei dolori al petto, una pensionata di 80 anni, residente a Vicenza, dopo essere stata dimessa è morta qualche ora nella sua abitazione. A scoprire il cadavere il marito. Che nonostante abbia immediatamente allertato i soccorsi non ha potuto far nulla per salvare la vita alla compagna. Sulla vicenda la procura, tramite il pubblico ministero Alessia La Placa, ha aperto un fascicolo iscrivendo già alcuni medici sul registro degli indagati. 

LA VICENDA. Nel corso della giornata di domenica la pensionata, 80 anni, residente in città assieme al marito, accusa dei forti dolori al petto. Fitte che a quanto pare invece di diminuire aumentano. A quel punto, per capire cosa stia accadendo, la donna, accompagnata dal marito, decide di andare al pronto soccorso. Dove viene accolta e sottoposta a una serie di esami clinici. Test che avrebbero tutti dato esiti negativi. Insomma apparentemente non ci sarebbe nulla di grave. La colpa al solito stress, o magari a qualche tensione accumulata nei giorni precedenti. Sta di fatto che la pensionata viene rimandata a casa.

LA TRAGICA SCOPERTA. In realtà la situazione non è per nulla risolta. Come tragicamente scoprirà il marito qualche ora dopo, nel letto, quando cercando di svegliare la moglie ne avverte invece la mancanza del respiro e l’irrigidimento. Si tenta di chiamare immediatamente i soccorsi e di rianimare la pensionata, ma purtroppo non c’è nulla da fare. Ogni tentativo da parte dei medici è inutile. La donna non respira più. È deceduta nel proprio letto a qualche ora di distanza dalla sua dimissione dal pronto soccorso. I familiari, nel profondo dolore, decidono di rivolgersi a un legale di loro fiducia e di presentare un esposto in procura per avere delle risposte. Per capire cosa sia successo dal momento in cui la donna, domenica, è arrivata al San Bortolo sino all’ora del suo decesso, l’indomani. La denuncia arriva sulla scrivania del pubblico ministero Alessia La Placa che decide di stoppare l’iter per la sepoltura della salma e di aprire un fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo a carico dei medici che domenica si sono occupati della donna dal suo arrivo al pronto soccorso alla dimissione.

L'INDAGINE. Ieri mattina gli addetti del posto di polizia della questura al San Bortolo si, su mandato del sostituto procuratore, hanno provveduto a sequestrare le cartelle cliniche relative alla pensionata e al suo stato di salute. Il pubblico ministero, che avrebbe già iscritto sul registro degli indagati, ha anche disposto l’autopsia sul corpo della donna. L’esame autoptico dovrebbe tenersi questa mattina. Il medico legale dovrà accertare con esattezza la causa del decesso. A quel punto, accertatone il motivo, sarà compito degli inquirenti stabilire se, e nel caso come, poteva essere evitato. 

Matteo Bernardini

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