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Il crac delle Popolari

BpVi, rimborsi
ai truffati: ferme
5mila domande

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Una delle manifestazioni degli ex soci per protestare contro la BpVi in piazza dei Signori. ARCHIVIO
Una delle manifestazioni degli ex soci per protestare contro la BpVi in piazza dei Signori. ARCHIVIO
Una delle manifestazioni degli ex soci per protestare contro la BpVi in piazza dei Signori. ARCHIVIO
Una delle manifestazioni degli ex soci per protestare contro la BpVi in piazza dei Signori. ARCHIVIO

VICENZA. «Abbiamo ferme almeno 5 mila domande e non le inseriamo perché non possiamo assicurare un servizio coperto e assicurato agli associati». Il presidente dell’associazione “Noi che credevamo nella BpVi”, Luigi Ugone, attacca senza mezzi termini il sito per richiedere i rimborsi al Fondo indennizzo risparmiatori «che è pieno di errori e non consente la possibilità di sbagliare, altrimenti si viene esclusi». Sulla stessa lunghezza d’onda il rappresentante del coordinamento don Torta, l’avvocato Andrea Arman: «Non funziona e le criticità sono moltissime». Ugone rincara la dose: «Le preoccupazioni aumentano perché i 180 giorni di tempo per presentare le domande passano. La gente ci sta chiamando sempre più preoccupata. Chiediamo di essere convocati quanto prima a Roma».

 

L’apertura del sito per presentare le istanze risale al 22 agosto, ma all’avvocato Arman risulta che a livello nazionale «siano stati fatti 7 mila tentativi» e che «solamente 130-150 siano stati completati, relativi alle domande più semplici». Sono stati rilevati problemi per entrambe le tipologie di richieste di indennizzo: sia per i risparmiatori con meno di 35 mila euro sul conto e con un capitale immobiliare al di sotto dei 100 mila euro sia per gli ex soci “più ricchi”. 

V.G.

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