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Vicenza

L'assessore Ierardi: «San Lazzaro, via gli arbusti ma il problema è la velocità»

Dopo l’investimento di venerdì, l’assessore al verde pubblico rivedrà le aiuole spartitraffico
San Lazzaro
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Lo spartitraffico di viale San Lazzaro, a Vicenza, è destinato ad “alleggerirsi”. Dallo spazio che divide le carreggiate, infatti, spariranno presto gli arbusti piantati in prossimità degli attraversamenti pedonali, al loro posto comparirà l’erba. Una scelta che non ha a che vedere con l’estetica e l’arredo urbano.

La decisione dell'assessore Mattia Ierardi

No, la decisione dell’assessore alle infrastrutture Mattia Ierardi, concordata con il sindaco, è una «risposta alle polemiche» (ri)esplose dopo l’incidente avvenuto venerdì pomeriggio, 30 settembre, lungo il rettilineo. Incidente nel quale una donna di 75 anni - tuttora ricoverata in gravi condizioni al San Bortolo - è stata investita da una Opel Corsa mentre attraversava sulle strisce pedonali, all’altezza dell’Emporio del materasso. Un episodio - sulla cui dinamica sta facendo luce la polizia locale - che ha riportato in primo piano le preoccupazioni dei residenti per la sicurezza della strada, dove la presenza di arbusti che crescono rigogliosi sullo spartitraffico non agevolerebbe la visuale né dei pedoni né degli automobilisti. Anche se l’investimento non sembrerebbe legato a un problema di visibilità ostacolata dalla vegetazione.

Il tema, comunque, era stato sollevato un anno fa, proprio in occasione di un altro investimento sulle strisce pedonali, da un’interrogazione di Raffaele Colombara. Il consigliere del gruppo “Per una grande Vicenza”, che si era fatto portavoce dei residenti, sottolineava la «difficoltà da parte degli automobilisti di vedere i pedoni, coperti dalla vegetazione, in prossimità degli attraversamenti», e per i pedoni «uno scarsissimo spazio per proteggersi stazionando all'interno dello spartitraffico».

All’epoca, qualche intervento per mettere ulteriormente in sicurezza l’area delle strisce, in concomitanza con la necessità di apportare alcune modifiche al progetto iniziale, era stato portato a termine: è il caso dell’installazione di lampade per ogni attraversamento. Ora, ne scatterà un altro, che prende di mira la vegetazione. Con una premessa: «L’incidente è avvenuto lontano dall’aiuola, verso il marciapiede - precisa Ierardi -. Quindi la vegetazione non c’entra. In ogni caso, se un automobilista rispetta i limiti di velocità, il problema non esiste. La questione vera è un’altra, in viale San Lazzaro si corre troppo. Non cambierà nulla con l’eliminazione degli arbusti, ma procederemo comunque perché ci stavamo già organizzando in tal senso una quindicina di giorni fa». Nel concreto, illustra l’assessore, «cinque metri prima e cinque metri dopo i passaggi pedonali pianteremo l’erba che andrà a sostituire le piante. Piante che abbiamo sempre provveduto a tagliare, ma che in questi giorni sono cresciute tanto per l’intervallarsi di pioggia e bel tempo». «È ora di finirla di dire che ogni volta che succede qualcosa a San Lazzaro è colpa dello spartitraffico. In prossimità di un passaggio pedonale si rallenta e si controlla, ribadisco inoltre che nell’incidente di venerdì le aiuole non c’entrano». 

Un punto su cui insiste anche il vicesindaco e assessore alla mobilità, Matteo Celebron, che sposta l’attenzione sulla tendenza a premere l’acceleratore sul rettilineo: «Il vero tema è sensibilizzare gli automobilisti a guidare con prudenza e a capire che sulla strada non ci sono solo le auto, ma anche bici e pedoni». 

L'intervento sugli spartitraffico costato 10 mila euro

La posa delle piante lungo gli 800 metri di aiuola, nel tratto compreso tra la rotatoria con via Fermi e quella con viale Crispi, risale a marzo dello scorso anno, con la messa a dimora prima di 110 alberi e poi progressivamente di 2.500 arbusti previsti dal progetto che ha interessato l'arteria nella zona occidentale del capoluogo. L'intervento, che ha avuto una spesa di 100 mila euro, rientrava nella riqualificazione promossa in sinergia tra gli assessorati alla mobilità, infrastrutture e ambiente, di uno dei principali assi viari di accesso alla città. Di nuovo nel mirino di Colombara che mette in discussione la presenza dello spartitraffico punge: «Non favorisce la velocità, può rendere difficili i soccorsi e divide a metà il quartiere» 

Laura Pilastro

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