L’associazione Canalete festeggia a Recoaro 30 anni di attività guidata dalla presidente Daniela Povolo. È nata a Valdagno nel 1991 con lo scopo di diffondere nel territorio il commercio equo e solidale che si basa sul rapporto paritario e diretto con i produttori del sud del mondo, garantendo condizioni di lavoro e salari dignitosi e continuità produttiva. Il nome Canalete ricorda il paese colombiano dove ha operato per 10 anni come missionario don Piero Miglioranza che ha promosso per primo questa iniziativa a Valdagno. Nel 1993 viene aperto uno spaccio per soli soci a Ponte dei Nori e nel 1998 il trasferimento in galleria Dante. Dall’aprile 2002 è presente a Recoaro; poi a Cornedo, Trissino e Arzignano. Nel 2006 l’associazione diventa cooperativa di consumo Canalete. I soci sono oltre 560, due i dipendenti part-time e oltre 100 i volontari. Canalete è a socia del Consorzio Ctm Altromercato, di Equo Garantito e della Rete Veneto Equo. I prodotti, alimentari, cosmetici e di artigianato, che si trovano nelle botteghe arrivano da progetti realizzati in varie parti del mondo e con la collaborazione di valdagnesi. Il progetto Arbol in Bolivia realizza manufatti realizzati a Santa Cruz de la Sierra da un gruppo di artigiani rimasti senza lavoro e assistenza alcuna dopo aver contratto la tubercolosi. Padre Vincenzo Brunelli, sacerdote salesiano di Valdagno, da oltre 25 anni missionario in quei luoghi, ha voluto dare dignità e speranza a questi uomini attraverso il lavoro: nel 1990 ha creato un laboratorio artigianale con abitazioni lavoratori e le scuole per i loro figli. Inoltre, corsi di formazione per donne e giovani mamme. In Guinea Bissau tutto nasce quando alcuni decenni fa Vittorio Bicego, volontario laico di Valdagno, visita una missione. Da lì parte un impegno in quella terra: scava pozzi, costruisce case, cura i malati e dà avvio all’azienda agricola San Francisco da Floresta. Si punta sulla coltivazione del “cajou”, l’anacardo; si costruiscono padiglioni per la scuola e per l’officina, i magazzini e le case per i ragazzi. Ancora oggi gli anacardi sono una realtà su cui i ragazzi possono contare per avere una vita dignitosa. Meru Herbs in Kenya coinvolge 400 agricoltori che producono marmellate e tisane. In India il progetto Silence coinvolge 120 artigiani per formazione e lavoro per disabili. In Perù la cooperativa Norandino riunisce 7.000 famiglie che coltivano caffè e cacao. Uciri in Messico coinvolge 1.900 soci in 64 comunità produttori di caffè biologico di alta montagna. Altro progetto è Parc con 2.700 agricoltori in Palestina: coltivano datteri e mandorle. Con Uppm 85 famiglie di agricoltori di Prijedor in Bosnia Erzegovina producono infusi e tisane. Canalete è impegnata anche nelle scuole della valle dell’Agno con vari progetti. Ad esempio: Danze e strumenti dal mondo, Acqua oro blu-senza l’acqua che vita è? e se il migrante fossi io?, Gli schiavi del cioccolato.