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Recoaro

Auto a Campogrosso, ora spuntano le strisce blu

Inizia l’era del parcheggio a pagamento a Campogrosso
Inizia l’era del parcheggio a pagamento a Campogrosso
Inizia l’era del parcheggio a pagamento a Campogrosso
Inizia l’era del parcheggio a pagamento a Campogrosso

Blu come il cielo, blu come il mare e, da quest’anno, blu come le strisce dei nuovi parcheggi a pagamento sull’alpe di Campogrosso. Sono in tutto una cinquantina se sommati a quelli dello spiazzo davanti al rifugio e arriveranno anche a Recoaro Mille nel più ampio progetto di riqualificazione della conca. Resteranno gratuiti fino all’attivazione dei parchimetri, che dovrebbero arrivare la prossima settimana. Poi, la via è segnata: «Istituita la sosta a pagamento nell’Alpe di Campogrosso e a Recoaro Mille con orario 0-24, tutti i giorni dell’anno compresi i festivi e santo patrono con tariffa unica di 5 euro giornalieri, validi dal momento di inizio della sosta fino alle ore 24 del medesimo giorno», recita la delibera comunale. L’intento del Comune è «regolamentare una situazione che creava problemi enormi a causa dell'eccesso di frequentazione - spiega il sindaco Armando Cunegato -. Purtroppo siamo un po’ ritardo ma non è semplice essere sempre tempestivi. L’intervento non colpisce gli spazi verdi che potrebbero essere inquinati dalle auto ma ha interessato solo la strada. La settimana scorsa abbiamo avuto un incontro con Vi.abilità, per posizionare i parchimetri: quando l’installazione sarà completata e tutto andrà a regime la nostra idea, una volta occupati tutti gli stalli, è chiudere con una sbarra l’accesso all’altezza della Guardia e di lavorare con un servizio di bus navetta segnalando la chiusura anche in paese. Bisogna davvero costruire una mentalità nuova, perché Svt nei mesi estivi serve l’Alpe con alcune corse di bus che sono sempre vuoti e poco pubblicizzati. Non è detto che in futuro questa sia la soluzione definitiva. Tra le idee per promuovere un certo tipo di turismo c’è la chiusura della strada alle auto alle 10. In questa fase, la soluzione pratica più veloce era questa». Una soluzione che ha fatto discutere in paese. Dal rifugio Campogrosso la famiglia Ferro esprime contrarietà: «Nelle ultime settimane abbiamo partecipato a incontri con il Comune per iniziare un dialogo costruttivo con l’intento di unire le forze per ripensare un turismo sostenibile a Campogrosso. In rifugio ci proponiamo di promuovere un turismo sostenibile, che non si basa su infrastrutture, sull’aumento di posti auto, su impianti di risalita impattanti, costosi ed estranei all’ambiente naturale, bensì sulla conoscenza. È impossibile parlare di turismo sostenibile senza affrontare il tema della mobilità. Un problema complesso specialmente in un luogo dai fragili equilibri ambientali come l’Alpe. Abbiamo iniziato a confrontarci su possibili soluzioni future con modalità per incentivare il trasporto pubblico partendo dal centro di Recoaro, della limitazione dei parcheggi alle aree preposte evitando parcheggi selvaggi, lungo strada, in aree di pascolo, o in zone che ostacolano i mezzi d’emergenza, facendo presente le criticità del traffico delle auto nel tratto tra il nostro rifugio e La Guardia con la necessità per il futuro di un’adeguata comunicazione del numero di posti auto disponibili intorno al rifugio già una volta arrivati a Recoaro. Ecco perché siamo molto dispiaciuti e amareggiati della scelta del comune di aumentare il numero di posti auto lungo strada intorno al nostro rifugio. È un passo indietro».

Karl Zilliken

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